“Leggete i numeri, uno dei nostri cardini è stato il tentare di informare nella maniera più corretta i nostri lettori. Mai allarmismi, ma neanche si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni: in questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio”
E’ come sempre diretto e al tempo stesso realista il noto virologo Roberto Burioni il quale, come raccomanda dalle pagine online di ‘Medical Facts’, innanzitutto “Niente panico, ma niente bugie. Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: come quella secondo cui il Coronavirus sarebbe poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero“.
Quindi, leggendo le misure contenute per combattere l’emergenza Coronavirus, contenute dal decreto diffuso ieri dal Consiglio dei Ministri, il virologo commenta: ” Credo che il governo abbia fatto molto bene a prendere delle decisioni anche dolorose, ma importanti. Questo non è il momento delle polemiche, e anche le speculazioni politiche sarebbero odiose se fatte sulla pelle della gente. Ora occorre prendere coscienza del problema e affrontarlo e lo ribadisco: non è il momento delle polemiche”.
Burioni decide quindi di rivolgersi direttamente agli italiani, spiegando che ”In questa situazione tutti gli italiani devono fare la loro parte: i cittadini sottoposti a quarantena devono rispettarla per il loro bene e per il bene di tutti. Gli altri devono esercitare il proprio senso di responsabilità, non tediare il medico senza reale bisogno, non intasare i pronto soccorso senza un motivo concreto. Siamo passati dalla fase in cui dovevamo impedire l’ingresso del nuovo coronavirus in Italia – tiene a precisare l’esperto – alla fase, importantissima, in cui dobbiamo contenerlo. Dobbiamo impegnare tutte le nostre energie affinché questo avvenga e ognuno di noi deve fare la propria parte con senso di responsabilità”.
Del resto non abbiamo scelta, spiega ancora Burioni, questa è la situazione ed “il Servizio sanitario nazionale italiano deve reggere per forza alla sfida del coronavirus: non abbiamo altra scelta. Dobbiamo fare di tutto per diminuire il più possibile il diffondersi dell’epidemia, che si può espandere o piano piano ridurre grazie anche ai provvedimenti messi in campo dal governo. E’ importante in questo momento, soprattutto nelle zone colpite dall’epidemia evitare i luoghi affollati, evitare i contatti stretti. Le aziende dovrebbero dare priorità al lavoro da casa”, raccomanda infine il virologo che conclude con un ‘appello’: “E’ meglio, in questo momento, stare a casa”.
Max