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Coronavirus, Burioni: un vecchio farmaco più salvarci dal Covid-19: qual è e come funziona

Nel mare delle ipotesi, delle proposte, delle analisi e delle valutazioni sui diversi farmaci che, al momento, stanno venendo usati anche in via sperimentale per contrastare la diffusione del coronavirus, arriva un annuncio, quello dell’esperto Burioni, che pare rappresentare una corposa speranza. Quale?

Quella di un vecchio farmaco che potrebbe, un pò a sorpresa, salvarci dal Coronavirus. Di quale farmaco sta parlando Burioni? E come verrebbe usato, quando e per chi? Ecco tutte le specifiche.

Coronavirus, Burioni: un vecchio farmaco più salvarci dal Covid-19

Tramite il suo sito d’informazioni Burioni ha comunicato che ci sarebbe la possibiltà di usare un vecchio farmaco che, pare, abbia il potenziale per contrastare il Coronavirus. Che farmaco è?

Dal primo momento in cui il Coronavirus ha iniziato a diffondersi in Italia, tra i principali esponenti del settore ad esporsi, Burioni ha più volte chiesto al governo una chiusura totale. Nei primi giorni il virologo chiedeva il blocco degli arrivi dalla Cina, poi quello delle attività quando arrivano i primi dati di Codogno e infine la richiesta di chiusura nel Paese.

Il virologo ha dimostrato di averci visto lungo sul Covid-19 e ora, dopo giorni e giorni di notizie su prevenzione e cautela, pare aver aperto ad una speranza; quella dell’uso di un farmaco usato per la malaria che ha dato degli ottimi risultati in laboratorio e che, se confermasse la stessa efficacia in test clinici, potrebbe rappresentare un’importante risorsa specie per i medici che combatto in prima linea contro il Coronavirus.

Questo farmaco di cui parla Burioni è il Plaquenil. Tramite il proprio sito d’informazione scientifica – Medical Facts– Burioni ha snocciolato i risultati di un test di laboratorio effettuato sull’efficacia del Plaquenil, farmaco utilizzato da 70 anni per la Malaria.

I ricercatori hanno avviato i test sull’efficacia del medicinale in tre differenti situazioni: dopo che la cellula è stata infettata, prima che la cellula venisse infettata, ed in entrambe le prime due situazioni.

Burioni spiega che l’effetto è stato raggiunto con la somministrazione del Plaquenil prima e dopo l’infezione. L’uso continuativo del medicinale pare dare garanzie come schermo dall’infezione. Ovvio, prima di poter dire che funziona, occorre un percorso di test clinico sulle persone, ma il risultato del test a livello cellulare ha dato speranze.