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Coronavirus: Conte prolunga il lockdown fino al 3 maggio: cosa torna a funzionare e quando tornano a uscire le persone

La posizione ormai è assunta. Troppi rischi, e il pericolo di dilapidare in un nulla tutti gli sforzi finora profusi. Ecco perchè il governo ha deciso, in ottica di prevenzione dell’epidemia coronavirus di prolungare i termini di isolamento.

Ovvero, per il premier Conte e il governo ci sarà un prolungamento del lockdown: fino a quando? La data per il momento stimata è quella del 3 Maggio. Con, se ne evince, alcune importanti e significativa aperture per lunedì 4 Maggio.

Per quanto una vera ufficialità non ci sia ancora, che cosa però inizierà a tornare a funzionare nei primi di Maggio? E come finirà per la previsione, fino a poche ore fa ancora in ballo, relative a prime aperture per il 14 Aprile?

Ecco tutte le previsioni ed ecco cosa dovrebbe tornare a funzionare appena dopo Pasqua e, invece, cosa riapre dopo la festa dei lavoratori.

Coronavirus: Conte prolunga il lockdown fino al 3 maggio: cosa può riaprire dopo la festa dei lavoratori

Dunque è chiusura e isolamento almeno fino al 3 maggio. Il premier ne è certo: con le riaperture la curva dei contagi potrebbe risalire.

L’Italia resteròà in lockdown se non altro fino al 3 maggio. Dopo giorni di analisi, il governo ha optato, sentite anche le parti sociali e gli esperti, per la linea di massima cautela e si lancia verso la decisione di rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni.

Verranno riaperte solo alcune, strategiche e molto limitate attività produttive.

aggiornamento ore 1.15

Il governo Conte dunque ha deciso di concedere il via libera per il ritorno all’attività, solo con aperture ‘mirate’, a qualche impresa dell’area produttiva connessa alle categorie già attualmente in funzione e legate, appunto, alle strette urgenze e necessità di base della popolazione.

Coronavirus: non si esce fino a Maggio.  Circolare Viminale aumenta controlli a Pasqua e 1° Maggio.

Non soltanto: con una circolare il Viminale rafforzerà i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una ulteriore attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case.

Gli appelli di Confindustria a far ripartire l’economia affinché l’attuale recessione “non diventi depressione” per il Paese, e il pressing di una stessa maggioranza, con Italia Viva a fare da capofila, oltre all’andamento migliore dei dati dei contagi e decessi non sono bastati per convincere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a riaprire il paese.

Ad oggi non ci sono per Conte le condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di sprecare gli sforzi i risultati ottenuti.

Lo ha detto durante la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi charendo che l’apertura a fine aprile avrebbe sarebbero un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio.

aggiornamento ore 6,43

Coronavirus: prolungato il lockdown fino al 3 maggio. Cosa riapre dopo Pasqua. Quando tornano a circolare i cittadini

Due week end, quello di Pasqua e del 1 Maggio, che già da giorni sia il Comitato tecnico-scientifico sia il Viminale avevano visto come un pericolo per conto del noto ‘esodo’ nel caso in cui si fossero state autorizzate delle aperture.

Ecco il perchè della circolare del Viminale per intensificare i controlli nelle festività pasquali verrà aumentata anche per il 25 Aprile e 1 Maggio.

“E’ del tutto evidente – scrive il capo di gabinetto del ministro Matteo Piantedosi – che non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico” e dunque è necessario “dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo” sia all’interno dei comuni sia tra località diverse, “compreso il divieto di recarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze”.

Di conseguenza, queste le probabili aperture al vaglio nel prossimo, imminente decreto. Il 14 Aprile dovrebbero aprire aziende e imprese direttamente connesse alla filiere alimentari e produttive legate alle attività, in particolare farmaceutiche e sanitarie, già aperte, e altre attività strategiche o di interesse collettivo salvo alcuni rigorosi obblighi di distanziamento.

Si era parlato di esercizi rivolti al pubblico, di librerie e di enti e esercizi per il cittadino, pur nella preservazione dello smart working. A breve un nuovo CDM.

Per il 4 Maggio invece, riapriranno diverse attività collaterali e ci sarà un graduale, gradualissimo ritorno alle attività rivolte ai cittadini. Serviranno ancora a lungo mascherine e c’è molto dubbio su bar, ristoranti e esercizi di shopping: si lavora per capire fino a quando servirà, poi, ancora la autocertificazione.

aggiornamento ore 10,52