Home POLITICA ESTERI Coronavirus, dagli Usa alla Ue: “occhio ai viaggi in Italia”

Coronavirus, dagli Usa alla Ue: “occhio ai viaggi in Italia”

Manco fossimo la Cina, dagli Stati Uniti alla stessa Europa, ora guardano al nostro paese come a una sorta di ‘bomba ad orologeria pronta ad esplodere’. La riprova sta nelle ‘eccessive’ raccomandazioni che diversi paesi hanno trasmesso ai loro cittadini, in alcuni casi, arrivando persino a sconsigliare loro vivamente un soggiorno nel Bel Paese.
Ma entriamo nel merito, vedendo quali paesi ci considerano una sorta di ‘lazzaretto’ (da tenere a mente quando poi torneremo a viaggiare noi!):

Israele

In Israele le autorità “raccomandano di non viaggiare in Italia” ma non solo, si sta decidendo proprio in queste ore se adottare la quarantena per chi torna dall’Italia, dall’Australia (dove è in visita in questi giorni il presidente Reuven Rivlin), o da paesi dove sono presenti molti casi. Nello specifico Yaakov Litzman, ministro della Sanità dello Stato ebraico, ha affermato radiofonicamente: “Raccomandiamo agli israeliani di non viaggiare in Italia, stiamo cercando di determinare se Italia e Australia diventeranno Paesi dai quali coloro che ritorno dovranno restare in isolamento in Israele“. Il ministro ha anche aggiunto di non temere eventuali rimostranze diplomatiche: “Non abbiamo paura di applicare la quarantena” ha anzi ribadito.

Irlanda

Stessa ‘solfa’ anche in Irlanda dove, aggiornando la ‘mappatura delle aree a rischio’, dal ministero degli Esteri hanno riferito che “C’è stato un aumento dei casi confermati di coronavirus in Italia” e dunque, “ai cittadini è consigliato di non recarsi nelle aree interessate“.

Germania

‘Più buona’ invece la Germania che ha deciso di non chiudere le frontiere contro il coronavirus. Inoltre la portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, Maria Adebahr,
ha affermato che il suo paese non diramerà nessun ‘avviso ai viaggiatori per l’Italia’, limitandosi a sottolineare per quanti costretti a viaggiare: “Se necessario, informatevi presso l’ambasciata o il consolato italiano competente per la vostra zona prima di iniziare il vostro viaggio“.

Francia

E’ invece quarantena in Francia, per tutti gli studenti (di qualsiasi età), che hann soggiornato non solo in Cina, Corea del sud, Hong Kong, Macao e Singapore, ma anche in Lombardia o in Veneto i quali, potranno tornare nelle loro classi, solo dopo aver trascorso un periodo di isolamento di 14 giorni.

Serbia

Fino a quando l’attuale situazione sanitaria non si sarà normalizzata“, anche il ministero degli Esteri serbo sconsiglia ‘vivamente’ ai propri cittadini di recarsi in Italia in questo periodo. Come ha poi riferito l’agenzia di stampa serba, ‘B92’, proprio nel pomeriggio si è svolta a proposito una riunione urgente al ministero della Sanità, dove è stato inoltre deciso di ‘intensificare’ i controlli alle frontiere, onde prevenire eventuali rischi di contagio all’interno del proprio territorio.

Stati Uniti

“L’epidemia di Covid-19 si è diffusa in Italia, il virus può passare da persona a persona. I viaggiatori diretti in Italia dovrebbero evitare contatti con persone malate e lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o utilizzare un gel disinfettante con almeno il 60-95% d’alcol”. E ancora, si raccomanda di “non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate” e di lavare immediatamente le mani “dopo aver tossito, starnutito o essersi soffiati il naso“.
E’ quanto apparso oggi sul sito del Cdc (centri per il controllo delle malattie) degli Stati Uniti, che per quanti in viaggio ‘da o per’ l’Italia, hanno emanato un’allerta di livello uno.
Le raccomandazioni dei centri per il controllo delle malattie sono rivolti a quanti negli ultimi 14 giorni, dopo esser stati in Italia, hanno manifestato tosse, raffreddore o difficoltà respiratoria: “consultare un medico, ma è fondamentale chiamare prima di andare in ambulatorio o al pronto soccorso, raccontando del recente viaggio in Italia, un’area con diffusione locale di coronavirus, e spiegando i sintomi”. Poi, “evitare il contatto con gli altri, non viaggiare se non si sta bene, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o la manica (mai con le mani) quando si tossisce o starnutisce, lavare bene le mani”.
Del resto, dopo l’avvento dei numerosi casi di coronaviruis registrati nel nostro Paese, i Cdc hanno inserito anche l’Italia tra quei paesi (come Hong Kong ed Iran), per i quali viene richiesta cautela ed attenzione nei comportamenti.
Max