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Coronavirus, ecco tutto quello che non si paga: casa, bollette, mutui, tasse. Cosa ha deciso il Governo

Sono giorni che ricorderemo come durissimi, e faranno storia: sono i giorni del coronavirus e della pandemia, come ormai è stata decretata dall’OMS. L’Italia, secondo paese al mondo con il maggior numero di contagi e decessi dopo la Cina, è in ginocchio.

Con una serie di decreti urgenti, il Governo Conte ha sancito la progressiva chiusura di tutte le attitività che non siano strettamente indispensabili come le farmacie o i supermercati, per intenderci. Tutto chiuso, o quasi. Tutti a casa. O quasi.

E che cosa succede all’economia nazionale? Come faranno i cittadini, di fronte a quello che si preannuncia come un clamoroso buco economico e una crisi finanziaria che andrà a toccare gli interessi di tutti, a pagare tasse, mutui e bollette?

Ecco cosa ha deciso il governo: ecco cosa sono previsti, come incentivi, bonus o provvedimenti, per evitare il KO delle economie domestiche dei singoli italiani, e della nazione in generale.

Coronavirus, ecco tutto quello che non si paga: casa, bollette, mutui, affitti, autonomie. Cosa si paga e cosa no

I provvedimenti del Governo, è bene dirlo subito, non sono vincolati al reddito Ise: i benefici a sostegno dell’economia azzerata dal Coronavirus, come dicono gli autori del provvedimento “serviranno ad aiutare chi effettivamente è colpito dalla crisi”. Ma su cosa andranno a vertere?

Partiamo dai mutui. Il ministro Gualtieri ha chiarito che il gruppo di chi beneficerà del ‘no’ al pagamento sarà selezionato: “Un dipendente pubblico può pagare benissimo una rata di mutuo ed è in una situazione diversa da chi si trova a non avere più un reddito”.

Le pratiche per avere la sospensione saranno semplificate. Oggi può chiedere il beneficio chi ha subito la riduzione dell’orario o la sospensione dal lavoro, oppure è in seria difficoltà con il fatturato mensile della propria ditta individuale o piccola impresa.

Per arrivare a compilare la richiesta è necessario compilare il modulo dedicato disponibile sul sito Consap ( https://www.consap.it/fondi-di-solidarieta/fondo-di-solidarietà-per-i-mutui-per-lacquisto-della-prima-casa/) e chiedere lumi, poi alla propria banca.

E gli autonomi? Cosa potranno ottenere per far fronte al default a cui si sta andando incontro?

Il legge del 2 marzo prevede, per i comuni della prima zona rossa un’indennità mensile di 500 euro al mese, per un massimo di tre mesi: per i lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi domiciliati o che svolgono la propria attività nei comuni elencati.

Tale disciplina allargata a favore dei lavoratori dei settori più colpiti, come il turismo e lo spettacolo potrebbe prevedere anche la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. E’ doveroso chiedere informazioni più dettagliati ai propri canali diretti o ai Caf.

E siamo alle tasse. Cosa succederà? Cosa pagheremo? Cosa no?

Il governo spinge per “posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficoltà di contribuenti e operatori del fisco” stando al ministro Gualtieri. E cioè?

Per imprese e partite Iva l’ipotesi è un calo del fatturato di almeno il 25% che darebbe appunto diritto a non pagare tasse e contributi per un periodo limitato di tempo. Si potrebbe pensare, in linea teorica, che in tutta Italia varrà come esempio il decreto che coinvolge la prima zona rossa e che ha sospeso per i soggetti che hanno la residenza, la sede legale o la sede operativa nei comuni interessati i versamenti in scadenza nel periodo compreso dal 23 febbraio al 30 aprile.

Fra questi, le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; gli avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi; il pagamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica, fino al 30 aprile, con la previsione di un’eventuale successiva rateizzazione e il pagamento dei diritti camerali.

Chiudiamo, poi, anche con gli affitti. Chi non ha una casa ma paga pigioni e canoni e non può farcela perchè travolto dalla crisi, come può fare?

Sono in dirittura, stando a quanto emerge, delle misure di sostegno per chi ha difficoltà a pagare il canone mensile di affitto nei tempi previsti dal contratto senza ledere però i proprietari che dovrebbero pagare le imposte sulle rate dell’affitto che non possono riscuotere.