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Coronavirus, governo stoppa mutui, bollette, mutui ed Rc auto nella zona rossa

Buona iniziativa da parte del governo, che sta spingendo il primo decreto dove ci si impegna a vantaggio dei settori produttivi, fortemente penalizzati dall’avvento del coronavirus, dunque privilegiando soprattutto le cosiddette ‘aree rosse‘.
Un primo provvedimento – seguirà la prossima settimana – sarà molto probabilmente chiuso in serata.
Per quel che riguarda l’impennata dei prezzi di gel e mascherine, la bozza del provvedimento spiega che “è considerata scorretta la pratica commerciale che, riguardando prodotti attinenti la salute, l’approvvigionamento di beni di primaria necessità e la sicurezza dei consumatori, profitta di situazioni di allarme sociale incrementando il prezzo di vendita in misura superiore al triplo del prezzo risultante dal listino o comunque praticato mediamente, riferito a 30 giorni prima della conclusione della compravendita“.

Utenze domestiche: per 6 mesi prevarrà lo stop al pagamento delle bollette – acqua, luce e del gas – che in recupero saranno poi rateizzate.

Sospensione pari ad un anno (12 mesi), ai pagamenti ratei dei mutui agevolati (la cui scadenza non sia successiva al 31 dicembre 2020), concessi dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti, valutando inoltre la possibilità di un allungamento della durata dei piani di ammortamento.

Ecco poi per le Pmi – le cui sedi o unità lavorative siano ubicate nelle aree colpite dai contagi – alcune agevolazioni nell’accesso al fondo di garanzia. Accessi gratuiti per piccole e medie imprese, ovviamente in linea con la normativa del Fondo e, dalla disciplina Ue (80% in garanzia diretta e 90% in riassicurazione), senza fare distinguo in merito alla fascia di merito di credito sulla quale pesa l’impresa target.

Rc Auto: fino al 31 luglio sarà sospeso il termine per l’evasione dei premi assicurativi e dei diritti camerali.

Stesso stop – fino al 31 luglio – anche per il pagamento delle sanzioni amministrative di quelle imprese che hanno presentano oltre la scadenza l’iscrizione alle Camere di commercio, ed il modello unico di dichiarazione, e ‘la richiesta di verifica periodica degli strumenti di misura e il pagamento della relativa tariffa’.

Infine, spiega l’AdnKronos: ‘Stop fino al 30 novembre 2020 dei termini per gli adempimenti e al versamento della quota del 3% degli utili di esercizio dovuta dalle società cooperative e dai loro consorzi, non aderenti ad alcuna delle associazioni nazionali di assistenza e tutela del movimento cooperativo riconosciuta’.
Max