Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Covid-19 in Ue: il caos parigino ed il pratico sistema organizzativo tedesco

Covid-19 in Ue: il caos parigino ed il pratico sistema organizzativo tedesco

Parigi: assalto ai treni come accaduto a Milano

‘Eccone un altro’ ci viene spontaneo da dire, ripensando alla leggerezza iniziale con la quale Macron ha commentato l’avvento del Covid-19nel suo Paese, e, ancor peggio prima, quando ha colpito l’Italia.

Ora però anche in Francia il terrore ha preso il sopravvento, e con l’entrata in vigore delle misure restrittive introdotte dall’Eliseo, ieri a Parigi  esattamente come accaduto a Milano – c’è stata la ‘grande fuga’ da Parigi, con l’asfalto a treni prima dell’entrata del divieto assoluto di spostarsi. 

Forse con un più di umiltà da parte dei francesi – ‘distratti’ a scimmiottarci con vignette indegne – seguendo il nostro esempio avrebbero potuto trarne da subito giovamento…

Coronavirus, in Germania il rischio diventa ‘alto’

Molto più svegli e pratici i tedeschi invece, che senza perdere tempo hanno subito modificato da moderato ad ‘alto’ il rischio rappresentato dal coronavirus. E’ basta infatti che Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institute, denunciasse l’aumento dei contagiati, e l’allarme lanciato dalle strutture sanitarie ed ospedaliere, per avere subito seguito.

Attualmente sono 500 pazienti ricoverati negli ospedali tedeschi, con patologie legate al Covid-19, ed è stato calcolato che in pochi giorni potrebbero triplicarsi.

A giorni i ricoveri ospedalieri potrebbero triplicarsi

Come ha spiegato il presidente della Società tedesca ospedali (Dkg) Gerald Gass, “Gli esperti si attendono un aumento considerevole del numero delle persone infettate nei prossimi giorni. Se avremo ventimila casi di infezioni confermati, dobbiamo immaginare che anche 1500 persone positive dovranno essere curate in ospedale. In questo caso gli ospedali non sarebbero in sovraccarico, ma andrebbero creati più posti letto in terapia intensiva”. 

“I 28mila posti nelle terapie intensive diverranno 34mila”

Quindi Gass ha illustrato che “Attualmente abbiamo 28mila posti letto in terapia intensiva negli ospedali tedeschi. In due o tre mesi è possibile aumentare questi posti letto del 20%, ne avremmo dunque 34mila”.

Dal canto suo, dopo aver appositamente stanziato diversi milioni di euro, il ministero degli Esteri di Berlino sta già provvedendo ad una massiccia ‘campagna di rimpatrio’, di migliaia di cittadini tedeschi, rimasti bloccati all’estero in seguito alle restrizioni adottate nei vari paesi per contrastare la diffusione del virus.

Max