Home ATTUALITÀ Covid, Assobibe: la filiera del beverage insieme per affrontare sfide ripartenza

    Covid, Assobibe: la filiera del beverage insieme per affrontare sfide ripartenza

    Un’occasione di confronto tra sigle del comparto del Beverage, della Distribuzione e dell’Agricoltura sullo stato del mercato e sulle ipotesi di ripresa: questo è risultato dell’Assemblea Assobibe, Associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, dal titolo “Tra Covid e ripartenze: le aspettative per rilanciare il mercato interno” che si è tenuta oggi nella sede di Confindustria a Roma. Alla tavola rotonda organizzata da Assobibe hanno preso parte la Presidente di Federvini Micaela Pallini, il presidente di Mineracqua Enrico Zoppas, il Presidente di Assobirra Michele Cason, il Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani, il Presidente di Italgrob Vincenzo Caso, che rappresentano complessivamente 350 mila imprese, per un fatturato totale di 141,3 mld di euro (Fonte: elaborazione dati forniti dalle Associazioni), insieme a Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura.  

    Assume ancora più valore quindi il loro desiderio di scattare una fotografia puntuale e provare a tracciare, insieme, la strada per la ripartenza di un settore fortemente cambiato durante la pandemia nelle modalità di consumo, penalizzato ulteriormente dalle chiusure del canale Ho.Re.Ca, dal calo del turismo e dal diffondersi dello smart working che ha ridotto la pausa pranzo fuori casa.  

    Unire le forze e lavorare insieme per la ripartenza è stato anche l’auspicio che il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha espresso nel suo saluto di apertura lavori, ribadendo il ruolo fondamentale dell’asse Mipaaf-Mise a sostegno delle imprese del comparto agricolo e agroindustriale in un’ottica di sviluppo comune, salvaguardando le specificità del settore, per rendere la filiera food and beverage più sostenibile e competitiva. Il ministro ha poi ricordato l’attenzione, propria del made in Italy, riservata alla differenziazione dell’offerta e alla salubrità e distintività del prodotto fino all’innovazione dei processi produttivi e distributivi.  

    “Nonostante gli effetti della pandemia, le imprese hanno continuato ad investire sul futuro, in innovazione di prodotto e di processo, rimboccandosi le maniche e collaborando con la filiera, dal campo al consumatore – dichiara Giangiacomo Pierini, presidente Assobibe –. Ci sono stati ostacoli nuovi, alcuni imprevisti, ma questo è un settore che vuole e può rialzarsi, a patto di essere messo nelle condizioni di poterlo fare. Le aziende che oggi abbiamo riunito condividono criticità e obiettivi, e vogliono solo avere modo di lavorare al rilancio del mercato senza nuove tasse sul comparto alimentare. Il Governo sostenga, non penalizzi, i consumi”. 

    A chiusura delle riflessioni, come ricordato nel suo intervento dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, l’impatto che nuove misure restrittive come Sugar e Plastic tax avrebbero su un settore strategico per il Paese: è necessaria una loro soppressione per evitare di drenare risorse necessarie all’innovazione, con conseguenze rilevanti su occupazione diretta e indiretta e sugli equilibri del comparto della filiera. È fondamentale, inoltre, che si sviluppino politiche industriali a supporto degli investimenti per l’innovazione, evitando tasse e divieti che indeboliscono la base industriale, vero motore per lo sviluppo sostenibile del Paese. 

    “Ci aspettiamo molto dai prossimi mesi, complici la stagione estiva e gli effetti della campagna vaccinale che porteranno a un ritorno, seppur graduale e cauto, alla normalità. Sono ancora troppe le variabili sul futuro, in uno scenario macroeconomico incerto e sul quale incombe il rischio di un calo della propensione alla spesa nel caso si andasse verso un aumento della fiscalità e della tassazione. Ad oggi, grazie al fondamentale supporto della filiera e dei sindacati, siamo riusciti a scongiurare un pericolo che costerà alle imprese 320 milioni all’anno, secondo le stime Mef – conclude Giangiacomo Pierini –. Le aziende che costituiscono il comparto del beverage hanno bisogno di misure che espandano il mercato, non di nuove tasse che le penalizzino. Chiediamo alla politica certezze, di metterci in condizione di poter immaginare e progettare un futuro. Vogliamo lavorare a strategie condivise per la ripartenza, se ci vengono tolte le risorse per poterlo fare ci viene tolto l’ossigeno”.