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Covid, Bassetti: “Obbligo di mascherine al chiuso è stato un fallimento”

Cosa succederà alle mascherine a partire dal primo maggio? È la domanda che incalza il governo in merito alle misure anti-Covid che verranno allentate ulteriormente a partire da fine aprile. Dopo la fine dello stato di emergenza si è detto addio alla classificazione a colori delle regioni e al Cts, ma ha resistito ancora l’obbligo di mascherina.

Quest’ultimo potrebbe andare in soffitta anche al chiuso, come auspica il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti intervistato dall’Adnkronos: “E’ più di un anno e mezzo che in Italia c’è l’obbligo della mascherina al chiuso e non vedo tutto questo impatto sui contagi, anzi molti di quelli che si contagiano hanno usato il dispositivo in maniera maniacale”.

Ha aggiunto Bassetti: “Forse ha un senso indossarla anche a maggio sui trasporti pubblici dove è difficile mantenere la distanza, ma per quanto riguarda il cinema, dove magari se mangi i popcorn puoi toglierla, non vedo proprio perché tenerla. Così come a teatro e allo stadio. Io penso che prolungare l’obbligo delle mascherine al chiuso sia un errore, ha molto più senso concentrarsi su altre misure”.

Secondo il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova “l’obbligo della mascherina al chiuso in Italia è stato un fallimento totale, nel senso che i contagi sono saliti lo stesso. Andrebbero date delle raccomandazioni su quali modelli usare, quanto tempo e come indossarle. Qui non possiamo declinare una gestione della pandemia su come si sveglia la mattina un sindaco o un burocrate, va seguito quello che dice la scienza e non l’ordine pubblico. C’è una bella differenza e mi pare che molti non l’abbiano compresa”.