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Covid, colore regioni: oggi le novità

Oggi, venerdì 20 novembre, l’Istituto superiore di sanità pubblicherà il monitoraggio settimanale sulla situazione epidemiologica nelle regioni. In base ai ventuno indicatori utilizzati, la Cabina di regia deciderà quali regioni dovranno cambiare colore, attuando misure più restrittive per contrastare il coronavirus. Puglia, Sicilia e Basilicata, attualmente in zona arancione, potrebbero entrare in zona rossa. Per l’Abruzzo, dove il governatore Marco Marsilio ha già adottato in settimana misure più rigide, si attende la conferma del passaggio in zona rossa. Occhi puntati anche sul Veneto: da zona gialla potrebbe passare a quella arancione.

La Puglia, però, potrebbe restare complessivamente in zona arancione, introducendo la zona rossa solo nella province più colpite. Come ha ricordato ieri il premier Giuseppe Conte, il meccanismo adottato “è già tarato su base provinciale”. Di conseguenza “è possibile differenziare le aree in una medesima regione, così da adottare misure più rigide nelle province più a rischio” e “strette più leggere in quelle meno a rischio, che non meritano penalizzazioni”. Una soluzione “già prevista in Dpcm”, ha ricordato Conte, che deve essere richiesta dal governatore, basata su dati scientifici e va approvata dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Il sistema di differenziazione regionale “non è discussione fino al 3 dicembre”. A dirlo è Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali”. Zona rossa, arancione e gialla coloreranno la mappa del Paese ancora per almeno altre due settimane. “Oggi ci sono alcune regioni in rosso – ha sottolineato Boccia – non escludo che possano essere altre nei prossimi giorni. Dipende dai dati del monitoraggio settimanale”.

Situazione opposta per le regioni già in semi-lockdown dal 3 novembre che chiedono di alleggerire le misure restrittive (Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta, Calabria). Sono infatti in zona rossa da due settimane, il tempo necessario per valutare gli effetti delle misure adottate.

Mario Bonito