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Covid, da domani Italia ancora in zona rossa. In serata consiglio dei ministri per le nuove regole

CONTROLLI FORZE DELL'ORDINE PER RISPETTO ZONA ROSSA E COPRIFUOCO CARABINIERI VOLANTE CONTROLLI CENTRO DI ROMA DESERTO POSTO DI BLOCCO

Domani e dopodomani, martedì 5 e mercoledì 6 gennaio, Italia ancora in lockdown. Dopo lo stop di oggi torna l’autocertificazione: ci si potrà spostare solo per motivi di urgenza, lavoro e salute. Saracinesche abbassate per bar, ristoranti e negozi a esclusione della vendita di generi alimentari e di prima necessità. Come nei giorni di Natale sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni.

Misure dopo l’Epifania: le ipotesi

Per il dopo Epifania, invece, si va verso un decreto ad hoc (non un’ordinanza del ministero della Salute) per stabilire il calendario delle nuove misure restrittive. Diverse le ipotesi sul tavolo del consiglio dei ministri di questa sera. La prima, la più rigida, prevede un ponte tra il 7 e il 15 gennaio con una zona arancione nei feriali e zona rossa nei fine settimana (più o meno le stesse regole che hanno caratterizzato le festività natalizie)

La seconda invece prevede un allentamento delle regole, con il passaggio in zona gialla per il 7 e l’8 gennaio e il ritorno in zona arancione nel fine settimana del 9 e 10 gennaio. Con la questione intricata della ripartenza delle scuole, gli esperti chiedono di non allentare tempestivamente le misure per tenere a bada la curva epidemiologica e l’indice Rt.

Ipotesi “zona bianca” dopo il 15 gennaio

La novità, invece, è rappresentata dalla zona bianca per le aree del Paese meno a rischio. Un’idea che piace al premier Giuseppe Conte che permetterebbe l’apertura di musei, teatri, cinema, palestre e piscine con bar e ristoranti a lavoro senza limiti d’orario. Un primo passo verso il ritorno alla normalità.

Mario Bonito