Home ATTUALITÀ Covid Gb, 34 morti e 2.600 contagi

    Covid Gb, 34 morti e 2.600 contagi

    Covid in Gran Bretagna: 34 morti e quasi 2.600 nuovi contagi. Sono i dati del ministero della Salute del Regno Unito che ha confermato 34 nuovi decessi per Covid-19, nelle ultime 24 ore, e 2.596 nuovi casi. Il numero totale da inizio pandemia, quindi, è salito a 4.383.732 mentre i decessi totali sono 127.225, come specificato dalle autorità sanitarie britanniche. Inoltre, il ministero della Salute ha reso noto che 32,5 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino, mentre più di 8,9 milioni anche la seconda. 

    In Scozia intanto sono state allentate le restrizioni per i viaggi tra le città e per gli incontri tra persone, una misura per permettere incontri tra famiglie e amici intimi, ha spiegato il governo scozzese. Da adesso, infatti, sarà possibile uscire dalle città in cui si risiede anche per motivi non essenziali e sei persone, appartenenti a sei nuclei familiari differenti, possono incontrarsi all’aperto. L’allentamento di queste restrizioni era, inizialmente, in programma per il 26 aprile ma è stato anticipato per favorire il benessere e la salute mentale della popolazione. 

    Intanto, secondo quanto scrive il ‘Guardian’, le donne incinte del Regno Unite potranno essere vaccinate contro il covid-19: a dare il via libera – rende noto la testata britannica – è stato il Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione (Jcvi), spiegando che per questa operazione verranno usati i vaccini Pfizer e Moderna. 

    Finora le donne incinte non venivano vaccinate nel Regno Unito per mancanza di sperimentazione, ma il Jcvi ha dato parere positivo dopo che 90mila donne incinte sono state vaccinate senza problemi negli Stati Uniti. I vaccini potranno essere somministrati in qualsiasi stadio della gravidanza. Le linee guida stabiliscono che le donne che intendono concepire un bambino, hanno partorito di recente o stanno allattando possono essere immunizzate con qualsiasi vaccino, a seconda dell’età e della categoria di rischio clinico.