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Covid, giustizia, e sicurezza in un unico decreto che sarà approvato oggi dal Consiglio dei Ministri

Sarà un Consiglio dei ministri ‘bello corposo’ quello atteso per oggi, visto che, come spiega l’ordine del giorno, in un unico decreto legge saranno ‘radunate’ le norme sull’ergastolo ostativo, sulla giustizia: il rinvio dell’entrata in vigore delle disposizioni della riforma, gli obblighi di vaccinazione anti-Covid e, in ultimo, la prevenzione ed il contrasto dei raduni illegali. Inoltre, particolare non da poco, sempre oggi si chiudono anche le nomine dei sottosegretari e dei viceministri

La Meloni sul caro bollette: “Il Governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività”

Intanto ieri, attraverso il suo profilo social, la premier ha scritto cheI costi delle bollette sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e per molte imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare i propri lavoratori. Il Governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività, con l’obiettivo di far fronte a questa difficile situazione“.

La Meloni sul caro bollette: “Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere”

Dunque, ha assicurato il presidente del Consiglio, “La nostra priorità è mettere un argine al caro energia e alla speculazione, accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere“.

Giustizia, perché il governo ritiene essenziale mantenere il cosiddetto ‘ergastolo ostativo’

Altro tema importante: la giustizia, dove spicca il decreto legge che mira a  mantenere il cosiddetto ‘ergastolo ostativo’ che, come più volte ripetuto, il governo Meloni ritieneuno strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata”. Si tratta quindi di un provvedimento, hanno rimarcato da Palazzo Chigi, soprattutto alla luce dell’udienza della Corte costituzionale (fissata all’1 novembre), “prioritario e divenuto urgente“. Un testo, come detto che, ripercorrendo il disegno di legge già approvato nella passata legislatura dalla Camera, mira fortemente a scongiurare  le scarcerazioni facili dei mafiosi e, allo stesso tempo, consentendo l’accesso ai benefici penitenziario, soltanto al condannato che abbia dimostratouna condotta risarcitoria, e la cessazione dei suoi collegamenti con la criminalità organizzata. Come già spiegato all’interno del nuovo esecutivo, è una “Una corsa contro il tempo per garantire sicurezza sociale, ed impedire che il detenuto lasci il carcere pur in costanza del vincolo associativo“.

Giustizia, il provvedimento intende “rispettare le scadenze del Pnrr e consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari”

Ma non solo, come anticipato infatti, nel corso del Cdm di oggi si discuterà anche dell’entrata in vigore di alcune norme interne alla riforma Cartabia, rinviata al 30 dicembre 2022. La Presidenza del Consiglio, premesso che il provvedimento intenderispettare le scadenze del Pnrr e consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari”, ha spiegato: “raccogliendo le criticità già emerse nel dibattito parlamentare e che sono state confermate in questi giorni dagli operatori del diritto con una lettera al ministro della Giustizia“.

Covid, Palazzo Chigi: “Il primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti esecutivi, nella gestione della pandemia”

Infine, altro capitolo ‘caldo’, il Covid, rispetto al quale il Cdm oggi approverà,  anticipandola così  al 1° novembre, la scadenza dell’obbligo vaccinale per i sanitari, e lo stop alle sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo. Come spiegano in proposito ancora da Palazzo Chigi, “Con questa norma il governo vuole dare seguito all’indicazione tracciata dal Presidente Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento, e segnare così un primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti esecutivi, nella gestione della pandemia da Covid-19“.

Max