Home ATTUALITÀ Covid, nessun cambio di colore: l’Italia resta bianca

    Covid, nessun cambio di colore: l’Italia resta bianca

    ROBERTO SPERANZA, MINISTRO DELLA SALUTE,

    Per la prima volta da ottobre nessuna regione cambierà colore dalla settimana precedente: l’Italia rimane bianca, tutta. A confermalo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell’incontro ‘Ripartiamo, Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città’: “Questo è un venerdì particolare – ha detto – Per me il venerdì è sempre stato un giorno molto complicato, quello delle ordinanze, perché si riunisce la Cabina di regia, poi il Cts e io nel pomeriggio firmo le ordinanze con cui ho un po’ alla volta, dall’autunno dell’anno scorso, cambiato i colori delle Regioni. Ma oggi è il primo venerdì, dall’autunno scorso, in cui non sarò chiamato a firmare ordinanze”.

    Poi aggiunge: “Come sapete l’Italia da lunedì è tutta in zona bianca. Non sono intercorse ragioni per una modifica dello status quo. E quindi, per la prima volta da ottobre, non avrò la necessità di firmare ordinanze. Questa è una notizia positiva quindi è una bella giornata per tutti noi”.

    Positiva come i numeri che arrivano dal monitoraggio settimanale, che segna la discesa dell’indice Rt e dell’incidenza, come spiega Speranza: “I numeri di oggi della Cabina di regia sono molto incoraggianti – afferma il ministro – il tasso di incidenza in 7 giorni su 100mila abitanti è di 9. Abbiamo un Rt a 0,63. Un numero molto positivo rispetto a quelli che abbiamo visto in passato. E c’è stata nelle ultime settimane una riduzione molto significativa non solo del numero dei contagiati, ma anche dell’occupazione dei posti letto. Sia in terapia intensiva, dove eravamo a circa 3.800 posti occupati e ora siamo a 229, quindi con una riduzione di oltre il 90%. E la stessa cosa vale per l’area medica: dove eravamo arrivati quasi a 30mila, ora siamo poco sopra i 1.500”.

    In conclusione: “È la fotografia di un Paese che presenta oggettivamente un quadro epidemiologico molto migliorato. Questa è la conseguenza prioritaria della campagna di vaccinazione, anche delle misure che abbiamo tenuto. Ma la campagna di vaccinazione resta l’arma fondamentale per provare a metterci alle spalle una stagione così difficile”.