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Covid “La curva dei contagi in Italia è in lieve decrescita” conferma Brusaferro, che raccomanda “attenzione e vaccini”

Rispetto alla situazione Covid nel Paese, come rivelato oggi dalla Cabina di regia, la situazione sembra stia lentamente migliorando.

Come ha infatti esordito poco fa in conferenza stampa commentando i dati del monitoraggio, Silvio Brusaferro: “Oggi, l’andamento della curva è in lieve decrescita”.

Brusaferro: “Anche dall’indice di trasmissibilità, che si sta attestando sotto soglia epidemica”

Come spiega il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, “Un dato confermato anche dall’indice di trasmissibilità, che si sta attestando sotto soglia epidemica e anche questa è un’indicazione positiva”. Inoltre, ha aggiunto l’esperto, “L’incidenza nell’ultima settimana è scesa a 1.823 casi ogni 100mila abitanti”.

Brusaferro: “Il nostro Paese comincia a mostrare un’inversione di tendenza rispetto all’elevato circolazione nel Continente europeo”

Tuttavia Brusaferro ha tenuto a rimarcare che “Si rileva un’elevatissima circolazione del virus in tutto il Continente europeo, con curve in crescita, mentre il nostro Paese comincia a mostrare un’inversione di tendenza. Un segnale coerente con i dati di questa settimana“. Infatti, ha proseguito, ”Ad eccezione della fascia d’eta 0-9 anni, tutte le altre mostrano negli ultimi 7 giorni una decrescita dell’incidenza di Covid-19. In particolare i casi sono in crescita fra i più giovani, mentre l’incidenza diminuisce fra i più grandicelli”.

Brusaferro: “Vanno stabilizzandosi i contagi nella fascia da 0 a 19 anni, ma è importante vaccinare questa popolazione”

Nello specifico poi dell’incidenza dei contagi relativi alla temuta fascia di età più giovane, da 0 a 19 anni, i dati mostrano “una certa stabilizzazione – spiega il presidente dell’Iss – è importante segnalare che, sebbene in quantità più contenuta, anche in queste fasce di età ci sono dei ricoveri. E quindi si ribadisce l’importanza di vaccinare questa popolazione“.

Brusaferro: “Negli ospedali l’occupazione di pazienti Covid in area medica sarà ancora forte, me le rianimazioni si stabilizzeranno”

Tema ospedalizzazioni, nonostante i boni dati, spiega ancora l’esperto, le proiezioni a 30 giorni indicano che nelle aree mediche l’occupazione di pazienti Covid, “resterà ancora significativa e questo, ovviamente, deve porre la nostra attenzione nel mantenere la cautela nei nostri comportamenti, proprio per contenere la diffusione del contagio”. Diversamente, per le terapie intensive “vediamo che le proiezioni mostrano sostanzialmente dati piuttosto contenuti di saturazione di questi posti letto”.

Brusaferro: “Ci troviamo ancora in una situazione epidemica Covid-19 acuta, dunque continuiamo con le protezioni ed i vaccini”

Commentando ancora i valori relativi a contagi nel paese, l’esperto aggiunge che ”Ci troviamo ancora in una situazione epidemica Covid-19 acuta anche se si nota una diminuzione dell’incidenza e del valore di Rt e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. E, in relazione all’elevato numero di nuovi casi, resta ancora forte l’impegno dei servizi assistenziali che continua a imporre una revisione organizzativa delle prestazioni. Tutto questo ci porta alle due grandi raccomandazioni che caratterizzano questa fase dell’epidemia: la prima, il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive; la seconda quella di continuare nella campagna vaccinale, effettuando le prime dosi laddove non ancora iniziate, completando il ciclo primario ed effettuando il booster in tutte le fasce di età per cui è raccomandato, dopo i 120 giorni dal ciclo primario”.

Brusaferro: “Sta crescendo significativamente, in tutte le fasce di età, il numero di persone che sta effettuando il booster”

Capitolo vaccini: Brusaferro tiene a rimarcare che ”Sta crescendo significativamente, in tutte le fasce di età, il numero di persone che sta effettuando il booster. E sta crescendo significativamente anche il numero di bambini e ragazzi che stanno facendo la prima dose. In particolare, la fascia di età dai 5 agli 11 anni ha raggiunto quasi il 30%. Mentre la fascia d’età 12-19 anni con prima dose ha raggiunto l’85%“.

Brusaferro: “Purtroppo c’è ancora una parte di popolazione che non ha ancora iniziato il ciclo vaccinale”

Infine, concludendo il suo intervento, il responsabile dell’Iss non può non denunciare che, purtroppo, “c’è ancora una parte di popolazione che non ha ancora iniziato il ciclo vaccinale, per la quale è fortemente raccomandato” mentre, ricordando che il completamento della vaccinazione (e la dose booster ) ha tenuto a ribadire, ”è estremamente efficace nel prevenire le complicanze più severe della malattia, ma anche nella prevenzione dell’infezione“.

Max