Home ATTUALITÀ Covid, Oms: contagi settimanali ancora in crescita, risalgono anche i morti

    Covid, Oms: contagi settimanali ancora in crescita, risalgono anche i morti

    Continuano a crescere i nuovi contagi settimanali di Covid-19 nel mondo, spinti dalla diffusione della variante Delta segnalata ormai in 111 Paesi. E dopo un calo costante che si è mantenuto per 9 settimane consecutive, aumenta anche il numero di morti settimanali di Covid: si parla di un +3% negli ultimi 7 giorni rispetto ai precedenti, con oltre 55mila decessi segnalati. E’ il bilancio contenuto nell’ultimo aggiornamento settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).  

    Per quanto riguarda i contagi, sono stati quasi 3 milioni quelli segnalati a livello globale nella settimana dal 5 all’11 luglio (settimana in cui, tra l’altro, si è superata la soglia dei 4 milioni di vittime del virus registrate da inizio pandemia). L’aumento dei nuovi casi è a livello globale del 10% rispetto alla settimana precedente, mentre è del 20% nella regione europea, dove i casi sono “in costante aumento” e questa settimana ne sono stati segnalati oltre 653mila. Il numero dei morti è in linea con quello riportato nella settimana precedente. 

    Tutte le regioni, ad eccezione di quella delle Americhe, hanno riportato aumenti di nuovi casi nell’ultima settimana e la maggiore crescita si è registrata nella regione del Mediterraneo orientale, mentre in termini di decessi il rialzo più grande si è osservato nella regione africana (+50%), area che però dall’altro lato ha avuto il più piccolo aumento percentuale sull’incidenza dei contagi: +5%. Anche la regione del Sud-Est asiatico ha registrato un aumento significativo del numero di decessi, +26% rispetto alla settimana precedente. La regione delle Americhe ha avuto un calo del 3% in incidenza e dell’11% nel numero di decessi segnalati la scorsa settimana. 

    A livello globale, l’incidenza di Covid-19 è aumentata con una media di oltre 400.000 casi segnalati ogni giorno rispetto ai 370.000 dalla settimana precedente. Il numero cumulativo di casi segnalati a livello globale da inizio pandemia è ora superiore a 186 milioni.  

    Nell’ultima settimana presa in considerazione dall’Oms, il numero più alto di nuovi casi è stato segnalato dal Brasile (333.030, ma in diminuzione del 9%), seguito da India (291.789, -7%), Indonesia (243.119 nuovi casi; +44%), Regno Unito (210.277 nuovi casi; +30%) e Colombia (174.320 nuovi casi; -15%). Il numero più alto di casi per 100mila abitanti vede in cima alla lista delle isole: le Isole Vergini britanniche (2.497 nuovi casi ogni 100.000 abitanti), le Seychelles (763 nuovi casi ogni 100.000), Cipro (673 nuovi casi ogni 100.000), Jersey (628 nuovi casi per 100.000) e Figi (490 nuovi casi per 100.000). 

    Per quanto riguarda l’Europa dopo il Regno Unito, il maggior numero di casi settimanali è stato segnalato in Russia (172.392 nuovi casi; +8%), e Spagna (52.824 nuovi casi; -19%). La Russia ha il dato più alto di morti settimanali (5.077; +9%), seguita a distanza da Turchia (318, -9%) e Germania (201, -27%). 

    Variante Delta in 111 Paesi, Alfa in 178
     

    Aumentano le zone del mondo in cui viene segnalata la variante Delta del coronavirus: sono 111 i Paesi, territori o aree che hanno rilevato la presenza del mutante identificato per la prima volta in India, 15 in più rispetto alla settimana precedente. E il numero di Paesi che registrano casi di Delta si avvicina a grandi passi a quello della variante Alfa, scoperta originariamente in Uk e presente – secondo i dati dell’ultima settimana – in 178 Paesi e territori del mondo, 6 in più rispetto ai 7 giorni precedenti.  

    Segue subito dopo la variante Beta, identificata per la prima volta in Sudafrica, e oggi presente in 123 Paesi (3 nuovi). Infine 75 Paesi (3 nuovi) hanno segnalato casi della variante Gamma, rilevata in origine in Brasile. Sebbene questa distribuzione vada “interpretata con la dovuta considerazione dei limiti di sorveglianza, comprese le differenze nelle capacità di sequenziamento e nelle strategie di campionamento tra Paesi – osserva l’agenzia ginevrina – viene tuttavia segnalato un aumento complessivo dei casi di Covid causati dalla variante Delta in tutte le regioni dell’Oms”.  

    “Se al 13 luglio almeno 111 Paesi e territori hanno segnalato il rilevamento di Delta, si prevede che” la sua presenza “continuerà ad aumentare, e che diventerà la variante dominante a livello globale nei prossimi mesi”, ribadisce l’agenzia Onu per la salute, definendo “probabile che la maggiore trasmissibilità associata a questa variante si traduca in aumento dell’incidenza dei casi Covid e maggiore pressione sui sistemi sanitari, in particolare in contesti di bassa copertura vaccinale”.  

    Da qui un monito sulla cautela necessaria negli spostamenti in tempi di vacanze: “Mentre i Paesi riprendono gradualmente i viaggi internazionali non essenziali – fa notare l’Oms – l’introduzione di misure di mitigazione del rischio per ridurre l’esportazione, l’importazione e la trasmissione successiva di Sars-CoV-2 associate ai viaggi dovrebbe basarsi su valutazioni approfondite condotte in modo sistematico”.