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Covid, Viola: “Piste da sci aperte a gennaio? Andiamoci cauti”

Natale soft e piste da sci bandite. Questo il piano del governo per evitare un nuovo possibile innalzamento della curva epidemiologica, in costante calo negli ultimi giorni. Il premier Giuseppe Conte lo ha ribadito con fermezza: “Non possiamo permetterci una terza ondata”. Per il presidente del Consiglio e la task force l’anticamera del nuovo innalzamento sarebbe proprio la vacanza sulla neve.

Un piano che si scontra con le Regioni del Nord, consapevoli che la chiusura delle piste da sci porterebbe un enorme danno economico. Sulla questione si è espressa l’immunologa Antonella Viola, ordinaria di Patologia Generale dell’Università di Padova: “Sarei cauta nel dire che le piste da sci si potranno aprire a gennaio: anche le discoteche sono state aperte quando i contagi erano diminuiti”, ha detto ad Agorà sui Rai 3.

“La scienza ci dice che dobbiamo evitare gli eventi di super diffusione, in cui il contagio è favorito”, ha spiegato ancora Viola. Sulla scuola: “Non è un acceleratore del contagio ma riflette il livello di contagio che c’è nella società. Non possiamo dire che il virus non entra nelle scuole perché c’è uno scambio continuo tra interno ed esterno degli istituti”.

“E’ chiaro – prosegue – però che la scuola non incide sull’aumento dei contagi, chiuderle ha un costo eccessivo rispetto ai benefici epidemiologici. Ma vanno riaperte con più test rapidi, potenziando le regole condivise e migliorando il trasporto pubblico locale”.