Home ATTUALITÀ Crisi bancaria già alle spalle? A che punto siamo

    Crisi bancaria già alle spalle? A che punto siamo

    (Adnkronos) – Crisi banche e turbolenza finanziaria: a che punto siamo? Gli interrogativi rimangono in primo piano, nonostante le Borse indichino un ritorno a una cauta tranquillità. La Bce, tramite il capo vigilanza Enria, ha affermato che la recente disfatta finanziaria ha evidenziato la necessità di un maggiore controllo normativo su alcuni aspetti. In realtà, come spiegato da Money.it, gli analisti si stanno chiedendo se il mercato sia guidato dal sentimento piuttosto che dai fondamentali quando si tratta di scontare i timori di una crisi bancaria sistemica. 

    Sara Devereux di Vanguard ritiene, per esempio, che “la crisi attuale non è come quella di Lehman Brothers. Le banche hanno avuto problemi di gestione del rischio con le attività tradizionali. I tassi in rapido aumento hanno messo in luce queste debolezze. Le banche sono state costrette a diventare venditori, realizzando perdite dopo che i loro investimenti obbligazionari erano ben al di sotto del valore nominale”. 

    Il suggerimento è che SVB e Credit Suisse potrebbero essere ancora in piedi oggi se non avessero perso la fiducia dei loro clienti, come evidenziato dai massicci deflussi di depositi da entrambe le banche negli ultimi mesi. 

    “È stato più un ‘contagio sentimentale’ piuttosto che uno sistemico che abbiamo invece visto durante la crisi finanziaria globale”, ha aggiunto. Anche Citi si è unita al coro degli analisti più scettici, concludendo che il tonfo Deutsche Bank non ha abbastanza motivazioni. “Come abbiamo visto con Credit Suisse, il rischio è che ci sia un impatto psicologico sui depositanti”, è la conclusione. 

    La questione fiducia è importante. In una conferenza bancaria a Las Vegas, i dirigenti del settore hanno discusso le strategie per rafforzare la fedeltà dei clienti, con il suggerimento, per esempio, di tassi più alti sui depositi. 

    “La fiducia non deriva necessariamente dalle dimensioni di una banca, ma più dalla sua redditività e dai rapporti con la comunità”, ha dichiarato Angela Conti, di USAA Federal Savings Bank.