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Cutro: il Cdm vara una stretta contro gli scafisti con pene durissime. La Meloni: “Un segnale simbolico e concreto”

Un Consiglio dei ministri particolare, in parte ‘condizionato’ dalla location e dall’atmosfera circostante (ne parleremo a seguire), non proprio delle migliori. Tuttavia, a conclusione del confronto, nell’ambito del tema portante c’è stato davvero un bel segnale, grazie all’approvazione (all’unanimità), del decreto con disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso e di prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare, contenente la stretta sugli scafisti e le nuovo norme.

Il Cdm a Cutro: l’arrivo del governo tra applausi e contestazioni. La Meloni svela la targa contro i trafficanti che riporta le parole di Francesco espresse domenica scorsa nell’Angelus

Un arrivo, quello di parte dei componenti del governo, che Cutro ha salutato in due modi differenti: da una parte la contestazione ed il lancio di peluche testimoniare la rabbia per quanto accaduto in questo comune costiero calabrese e, dall’altra, anche grida di incitamento ed applausi. Ad accogliere la premier Meloni al suo ingresso nel Comune, le autorità locali rappresentate dal sindaco Antonio Ceraso, dal presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, dal presidente della provincia di Crotone Sergio Ferrari, dal prefetto di Crotone Carolina Ippolito, e dal vescovo Angelo Panzetta.

Per l’occasione la presidente del Consiglio ha ufficialmente  svelato la targa affissa nell’atrio del comune, che riporta le parole di Papa Francesco (espresse nell’Angelus di domenica scorsa), contro gli sfruttatori dei migranti: “I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti!“. E poi ancora, “L’Italia onora la memoria delle vittime del naufragio del 26 febbraio 2023, si unisce al dolore delle loro famiglie e dei loro cari. Il governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, per tutelare la dignità delle persone e per salvare le vite umane“.

La Meloni: “E’ la prima volta che un Cdm si svolge nel luogo dove si è consumata una tragedia legata al tema migratorio, volevamo dare un segnale simbolico e concreto allo stesso tempo”

Presa la parola, la premier Gorgia Meloni ha esordito spiegando che “Con il Consiglio dei ministri a Cutro, volevamo dare un segnale simbolico e concreto allo stesso tempo. E’ la prima volta che un Cdm si svolge nel luogo dove si è consumata una tragedia legata al tema migratorio“. Dunque, ha aggiunto, “La presenza dell’intero Cdm a Cutro è un modo per ribadire quanto questo governo sia attento e concentrato su questo dossier. La presenza del governo a Cutro oggi è un modo per esprimere compatti il nostro cordoglio per le vittime della tragedia. Abbiamo voluto apporre all’ingresso del Comune una targa in memoria delle vittime perché il ricordo non sia semplicemente un fatto transitorio”. Del resto, ha aggiunto ancora la presidente del Consiglio, “Non potevamo rispondere alla strage di migranti senza dare un segnale concreto, perché noi siamo il governo, il nostro compito è trovare soluzioni ai problemi. Penso che il modo migliore per onorare le vittime è fare quel che si può fare affinché non si vadano a ripetere tragedie come queste“.

La Meloni: “Un dl che affronta la materia per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta dei trafficanti di vite umane che sono i responsabili di questa tragedia”

Ed ora il via libera a “Un dl – articola la Meloni – che affronta la materia per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta di essere umani, trafficanti di vite umane che sono i responsabili di questa tragedia. La nostra risposta è maggiore fermezza. Lo dico per rispondere anche ad alcune ricostruzioni surreali, secondo cui si starebbe modificando la linea governo. Chi pensa che i fatti avvenuti a Cutro possono modificarla si sbaglia: quanto accaduto è la conferma che non c’è politica più responsabile di quella finalizzata a rompere la tratta e mettere fine alla schiavitù del terzo millennio“.

La Meloni: “Aumento delle pene per il traffico di migranti e l’introduzione di un nuovo reato relativo a morte o lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, con una pena fino a 30 anni di reclusione”

Nello specifico, ha osservato la premier, “Il decreto immigrazione appena varato, prevede un aumento delle pene per il traffico di migranti e l’introduzione di una nuova fattispecie di reato relativa a morte o lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, con una pena fino a 30 anni di reclusione nel caso in cui muoiano persone in una di queste traversate. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso fuori dai confini nazionali. E’ un reato che noi consideriamo universale“.

La Meloni: “L’obiettivo del governo è colpire non solamente quei trafficanti che troviamo su quelle barche ma anche quelli che ci sono dietro. Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”

Dunque, ha tenuto a rimarcare la Meloni, “L’obiettivo del governo è colpire non solamente quei trafficanti che troviamo su quelle barche ma anche quelli che ci sono dietro. Questo cambia completamente l’approccio del governo italiano rispetto a quanto abbiamo visto negli ultimi anni. Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo, perché vogliamo rompere questa tratta. Un altro modo per combattere i trafficanti è dare il messaggio che in Italia non conviene entrare illegalmente, non conviene pagare gli scafisti, non conviene rischiare di morire. Non intendiamo replicare l’approccio di quanti hanno lasciato che i trafficanti di morte agissero indisturbati“.

La Meloni: “Solidarietà non è far entrare chiunque arrivi e poi tenerlo ai semafori per pulire i vetri. Per me solidarietà è dare le stesse possibilità dei cittadini italiani”

Oggi, “Il governo quindi ripristina i decreti flussi, che consentono l’ingresso per lavorare di immigrati regolari, e che sono stati azzerati perché tutte le quote erano coperte da chi entrava illegalmente. Criteri di ingresso e quote saranno su base triennale”. Inoltre, ha aggiunto, “Sono previste corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti dal governo italiano“. Dunque, ha chiosato, “Solidarietà non è far entrare chiunque arrivi e poi tenerlo ai semafori per pulire i vetri. Per me solidarietà è dare le stesse possibilità dei cittadini italiani“.

La Meloni: “Ora io al prossimo Consiglio Ue io chiederò azioni concreto, l’Italia non può affrontare da sola l’emergenza, non può restare sola”

Cutro per me – ha poi aggiunto – è un punto di passaggio. La materia migratoria oggi è estremamente complessa. Quel che sta accadendo introno da noi, dalla guerra in Ucraina al terremoto in Turchia, tutto ci coinvolge e ci stiamo lavorando a 360 gradi. Quello approvato oggi è uno dei provvedimento varati da questo governo, altri sono stati fatti prima e altri verranno dopo. E’ un tema che va affrontato a livello internazionale e non solo a livelli di bilaterali, e soprattutto un tema europeo, che diventa ancora più centrale. All’indomani della tragedia – ricorda la Meloni – io ho scritto una lettera ai vertici europeo, una lettera che arrivava anche all’indomani di un Consiglio europeo in cui c’è stato un cambio di passo. Ora io al prossimo Consiglio Ue io chiederò azioni concreto, l’Italia non può affrontare da sola l’emergenza, non può restare sola. Nelle parole di Von der Leyen c’è la conferma di un cambio di passo, in cui le istanze dell’Italia sono considerate centrali, ma per noi è fondamentale che dal prossimo Consiglio Ue arrivino atti concreti. Abbiamo impegnato tutto il governo in questo, ma la nostra volontà è stabilire un principio per cui non ci mettiamo nelle mani dei trafficanti di vite umane, non accettiamo la tratta, la schiavitù del terzo millennio. Noi intendiamo fare una campagna di comunicazione nei paesi di origine per spiegare quanto la realtà sia diversa da quanto raccontato da questi criminali, e quali sono i rischi che corrono se si mettono nelle mani di questi trafficanti, prevedendo quote privilegiate per quei paesi che ci aiutano in queste campagne di comunicazione”.

La Meloni: “Quelle stesse persone che hanno attaccato il ministro Piantedosi  non spendono una sola parola contro trafficanti. Io questa tratta la voglio sconfiggere e combattere”

Quindi il capo del governo ha anche colto l’occasione per replicare: “Mi stupisce l’atteggiamento di quanti hanno lanciato strali contro il governo, quando il ministro Piantedosi – che ringrazio – ha dimostrato che il governo non poteva fare nulla di più e nulla di diverso per salvare quelle vite, come ha sempre fatto. Quelle stesse persone che hanno attaccato il ministro Piantedosi  non spendono una sola parola contro trafficanti che si fanno pagare fino a 9mila euro per una barca che alla prima difficoltà è andata in mille pezzi e che hanno lasciato che una delle persone a bordo fosse abbandonata legata al timone. Io questa tratta la voglio sconfiggere e combattere. E’ la ragione per cui il governo ha varato questo decreto“.

Max