DALLA VEDOVA, IL PADRE E GLI AMICI DEL BARISTA UCCISO NELLA RAPINA, UNA TAGLIA SU IGOR IL RUSSO

Sono ormai 3 mesi e 13 giorni che prosegue, senza esito, la caccia ad ‘Igor il russo’ (al secolo Norbert Feher), braccato da un vero e proprio esercito nelle campagne del bolognese, nei pressi di Budrio. Ed ora, per incentivare le ricerche, e sperare in una maggiore attenzione anche da parte dei cittadini comuni, insieme agli amici, la moglie Maria Sirica e il padre di Davide Fabbri (il barista ucciso da Igor nel corso di una drammatica rapina), dopo aver costituito una specifica associazione, hanno istituito una ’taglia’ sul killer “da riconoscersi nei confronti di chi o coloro potranno fornire informazioni precise che consentano di rintracciare il latitante e assicurarlo alla giustizia”. L’associazione tiene però a precisare che non è una mancanza di fiducia nei confronti dell’imoegno delle forze dell’ordine che, anzi “si sono impegnate e si stanno impegnando in maniera massiccia, con un impegno di uomini e di mezzi mai avvenuto”. Un’iniziativa, aggiungono, “nel nome e nel ricordo del povero Davide Fabbri che per difendere la famiglia e i beni dell’attività per la quale si è impegnato per la vita ha immolato la propria esistenza”.
M.