In diretta nel programma A Casa di Amici, in onda venerdì 30 giugno, sul Canale 14 di Radio Roma Tv, è intervenuta come di consueto la parent coach, Danyla De Vincentiis che ha affrontato un tema davvero interessante per comprendere e affrontare nel migliore dei modi, gli atteggiamenti altrui, con cui spesso ci ritroviamo a fare i conti: la differenza fra ansia e agitazione. Prima però, si è voluto riprendere il discorso sul dizionario interiore che ci condiziona: cos’è?
“Sono le cose che noi diciamo a noi stessi: mentre lo facciamo, la nostra mente ci ascolta e di conseguenza prepara l’azione rispetto a quello che sente. Per questo è importante il modo in cui noi parliamo e dialoghiamo con noi stessi, perché stiamo dando degli input che in qualche modo il nostro corpo poi riproduce”.
In relazione all’importanza delle parole, che differenza c’è tra il concetto di ansia e quello di agitazione?
“L’ansia sviluppa all’interno del nostro corpo un segnale di pericolo. È una sensazione che ci aiuta ad affrontare le difficoltà nel modo più corretto, senza sottovalutarle. Questa è l’ansia positiva. Al contrario esiste quella patologica che genera disturbi fisici con i quali non si riesce a convivere. L’agitazione è quel senso di adrenalina che proviamo quando dobbiamo fare qualcosa di importante, come ad esempio un esame. Se nel fare un’azione che dovrebbe provocarci una sana agitazione, iniziamo a dirci ‘che ansia’, forniamo alla nostra mente dei messaggi sbagliati”.
Una persona esterna come può comprendere se uno stato di agitazione sta per diventare ansia?
“Ci sono disturbi fisici come salivazione scarsa, sudorazione delle mani, tachicardia: una persona che ha l’ansia tende a non comprendere bene il contesto nel quale si trova e ha difficoltà a rispondere in modo lucido alle domande. La ripetizione di una stessa frase, ad esempio, è un segnale evidente. Attenzione, l’ansia patologica è una malattia che deve essere affrontata con l’aiuto dei professionisti e non va sottovalutata. In generale, ascoltare le proprie emozioni può aiutarci a capire se in noi c’è qualcosa che non va”.