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Ddl Zan, “Lo slittamento frutto dell’accordo fra i due Mattei. Vorrebbero farlo fallire”, denuncia Luxuria

La strada è tortuosa ma non bloccata. Lo vogliono fare fallire, ma continuo a essere fiduciosa e credo che alla fine si andrà a scrutinio segreto”.

A quanto pare, dopo tante ‘chiacchiere’ e, soprattutto diatribe, il ddl Zan rischia seriamente di essere posticipato a settembre. Un’eventualità rispetto alla quale l’attivista Lgbt, Luxuria, ha una sua precisa idea: “l’accordo tra i due Mattei è evidente per il fatto che Iv ha depositato 4 emendamenti che prima aveva detto non avrebbe presentato”.

Luxuria: “Si faccia una legge che non cancelli i transgender e l’identità di genere”

Tuttavia, prosegue, “L’importante è che si faccia una legge che non cancelli i transgender e l’identità di genere: scrivere, così come si vorrebbe fare, soltanto ‘transfobia’ al posto di ‘diversità di genere’ significherebbe andare a punire anche la semplice avversione alla diversità di genere. Cosa che non verrebbe mai votata. E’ una parola-pretesto per non votare la legge e chi da sempre ne è ostile sta tendendo un tranello per far diventare il ddl Zan un morto che cammina”.

Luxuria: “Si rischia che nella scuola nessun insegnante sia obbligato a parlare di diversità di genere”

Secondo Luxuria sono tante “Le insidie per far fallire il ddl Zan. Anche nella scuola, dove abolire il comma 7 della Legge sulla Buona Scuola e sull’autonomia scolastica farebbe sì che nessun insegnante sarebbe obbligato a parlare di diversità di genere. Invece si dovrebbe partire proprio dall’allargamento, nel ddl Zan, della legge Mancino ai reati contro le persone Lgbt, fermi restando il diritto di critica e di espressione di idee d’ogni tipo, purché non siano violente”.

Max