Home ATTUALITÀ Ddl Zan, strada in salita: Renzi e Salvini sfidano Pd e M5S

    Ddl Zan, strada in salita: Renzi e Salvini sfidano Pd e M5S

    Strada sempre più in salita per il ddl Zan al Senato, con Italia Viva che chiede di modificare il testo e la Lega che sfida Pd, M5S e Leu proponendo di votare entro domani un testo condiviso. E proprio domani si attende il doppio round con il tavolo dei capigruppo, alle 11, in cerca di un accordo sul testo contro i reati legati all’omofobia fermo da settimane in Commissione Giustizia, poi tocca all’Aula (16.30) votare sulla calendarizzazione della norma, secondo quando deciso negli scorsi giorni, con l’accordo per portare il testo in Aula il 13 luglio.  

    Oggi il leader della Lega Matteo Salvini ha rilanciato la sua proposta di modifica del testo, con un appello ai partiti: “Condividiamo entro domani un testo senza ideologia, bavagli e bimbi coinvolti”, puntando il dito contro il Pd, accusato di fare muro, “affossando di fatto la legge”. Salvini parla di “un testo che aumenti le pene per chi discrimina o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano, la libertà di amare è sacra. Se da ddl Zan togliamo l’ideologia, il coinvolgimento dei bambini e l’attacco alla libertà di pensiero, intervenendo sugli articoli 1, 4 e 7, finalmente si smette di litigare e si approva una norma di protezione e civiltà”. 

    Nel frattempo l’ex maggioranza giallorossa ha registrato la frenata di Italia Viva, che anche oggi per bocca del suo leader, Matteo Renzi, ribadisce la necessità di modificare il testo della legge Zan: “Siamo di fronte a una legge che, così come è, verrebbe affossata dai voti segreti”, dice a Repubblica. Concetto ribadito dalla capogruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, che indica il ritorno al testo di legge proposto da Scalfarotto, come unica via d’uscita. “Lega e Fdi votino quelle modifiche”.  

    “Il punto è semplicemente arrivare a portare a casa il risultato: se c’è violenza contro un ragazzo omosessuale, questa violenza viene punita più di quanto viene punita oggi. Noi vogliamo portare a casa il risultato e la riforma. C’è il rischio di andare alla conta e di perdere. E’ la politica, che non è un dibattito su Twitter”, le parole di Renzi in una diretta Facebook, che è “certo” che il testo della legge Scalfarotto – che risale al 2013 – stavolta potrà passare.
     

    Via dal testo Zan il termine ‘identità di genere’ e ritorno alla definizione contenuta nel ddl a firma dell’attuale sottosegretario agli Interni, che parlava di omofobia e transfobia. Inoltre Iv punta a ribadire il rispetto ‘dell’autonomia scolastica’, lasciando libertà di scelta agli istituti in merito alle iniziative contro l’omofobia da svolgere in classe. Emendamenti, che a quanto trapela, verranno raccolti dal presidente della Commissione Giustizia, Andrea Ostellari, che punta poi a fare una sua sintesi, raccogliendo il contributo di tutti i gruppi.  

    Intanto Pd, M5S e Leu accusano Iv di fare il gioco delle destre. Quella di Renzi non è vista come una presa d’atto di realismo politico, piuttosto – è la critica – si tratta di un voltafaccia, dopo il voto dato alla Camera dai renziani alla legge che ora chiedono di modificare. Durissima la pentastellata Alessandra Maiorino, senatrice della Commissione Giustizia. “Renzi, se vuole davvero salvare il ddl Zan, come dice, non deve fare altro che dire ai senatori di Iv di votarlo”. Poi accusa: “Renzi ha un disperato bisogno di accreditarsi agli occhi delle forze di destra, e in dono deve portargli i diritti civili”. Dal Pd Monica Cirinnà attacca Iv: “Un partitino che ha il 2% ha solo due opzioni: o guardare all’area a lui limitrofa, quella centrodestra oppure buttarsi dal Ponte d’Ariccia. Questo di Renzi è un suicidio politico, la sua posizione sta facendo scivolare l’Italia verso l’Ungheria di Orban”. Non risparmiando però di ricordare come Renzi stia facendo la stessa mossa del M5S sulle unioni civili “quando erano d’accordo, ma poi in Parlamento non le votarono”. 

    Sul ddl Zan “noi del Pd non chiederemo mai un voto segreto, i partiti si devono assumere di fronte al Paese la responsabilità di portare a casa la legge”, le parole di Alessandro Zan in una diretta social parlando del suo ddl dopo l’intervento di Renzi. “Dire che non passa legge è una bugia, se prendiamo i senatori dei Gruppi che hanno votato la legge alla Camere la maggioranza c’è, con Italia Viva la maggioranza c’è. Renzi faccia uno scatto orgoglio”, ha aggiunto il deputato del Pd.