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Decreto riaperture, scuola e coprifuoco innescano la protesta di Regioni e Province: Draghi ci ripensi

Alla luce di quanto emerso nell’ambito del Cdm andato in scena ieri, dove il governo ha illustrato quella che ‘dovrebbe’ essere la ‘road-map’ relativa alle riaperture – al via dal 26 aprile – su fil di lana, prima che il provvedimento venga pubblicato, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha inviato oggi una lettera al premier Draghi, affinché prenda in considerazione le proposte prioritarie espresse, sperando quindi in un rapido incontro.

Fedriga (Friuli): “Scuola, un precedente grave che incrina il nostro rapporto col governo”

Ciò che in qualche modo, come prevedibile, ha letteralmente ‘deluso’ le aspettative di Regioni e Province, ovviamente i temi maggiormente ‘dibattuti’: la scuola ed il coprifuoco.

Riguardo alla scuola, ha commentato il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, si tratta di ”un precedente molto grave” che ha in qualche modo ”incrinato la reale collaborazione tra Stato e Regioni“. Questo perché, ha continuato il governatore friulano, ’’Sulla scuola c’è un problema politico istituzionale importante, e cioè aver cambiato in Cdm un accordo politico tra istituzioni, siglato con la Conferenza delle Regioni, con i Comuni tramite l’Anci e con le Province tramite l’Upi’‘. Un accordo, spiega, “che prevedeva una scuola che aveva un range di presenza da 60 al 100% e questo non per una scelta politica dei territorio, ma per dei limiti fisici perché servirebbero dai 15mila ai 20mila autobus in più per fare il 100% della scuola’’.

Fedriga (Friuli): “Spostare di un’ora il coprifuoco non penso rappresenti un rischio”

Ed ancora, nell’ambito della seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata conseguentemente a quanto comunicato ieri dal governo, Fedriga ha inoltre ribadito che “La nostra priorità come Regioni è quella del coprifuoco. Abbiamo proposto all’unanimità un miglioramento della bozza del decreto, con la richiesta dello spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. Pensiamo ai ristoranti, andando a cena fuori nei locali consentiti dovremmo andare via alle 21,30, non penso che rappresenti un serio rischio spostarlo di un’ora”.

Fedriga (Friuli): “Il green pass non so valutarlo, ma se incentiva il turismo va bene”

Altro tema: il ‘green pass’, rispetto al quale il presidente della Conferenza ha commentato che “non sono ancora in grado di fare una valutazione con cognizione di causa, penso sia necessario fare un approfondimento perché ho letto solo la bozza e non il testo definitivo, per poter capire come si utilizzerà. se sono strumenti che possono aiutare a incentivare il turismo, anche quello estero, non possiamo che valutarli positivamente, però bisogna applicarlo nel concreto e nel quotidiano”.

Fedriga (Friuli): “La Lega ha detto apriamo su qualcosa, invece c’è stata una chiusura…”

Infine, ha aggiunto Fedriga rispetto agli attuali equilibri interni alla maggioranza, specie dopo la protesta della Lega, che si è astenuta la voto, “Io credo che dentro a un governo se c’è qualcosa che non va, se uno vuole collaborare, deve sottolinearlo e dirlo, altrimenti non è una collaborazione. Non c’era solo la questione del coprifuoco, la Lega non diceva o prendete tutto il pacchetto oppure ci asteniamo ma ha detto apriamo su qualcosa, vediamo cosa si può fare e mi sembra che invece ci sia stata una chiusura almeno su questo decreto”.

Zaia: “Spero in revisione del decreto, credo ci siano margini di aggiustamenti e di dialogo”

Dunque, gli ‘umori’ dei governatori non sono certi sereni, specie nell’area del centrodestra, specialmente in relazione – come spiegato – ai temi della scuola e del coprifuoco. Il veneto Luca Zaia spera ”vi sia una revisione del decreto” perché, spiega, “non sarebbe una marcia indietro, non dico oggi, ma nei prossimi giorni credo che sarebbe ragionevole un ‘tagliando’ del decreto“. Tuttavia il governatore veneto non perde la speranza: “Immagino ci siano margini di aggiustamenti e di dialogo”.

Toti (Liguria): “I nostri parlamentari faranno di tutto per rimediare a queste incongruenze”

Stesso umore anche per Toti, secondo cui ”La conferma del coprifuoco alle 22, l’apertura di cinema e teatri e allo stesso tempo il divieto di mangiare all’interno di un ristorante, come invece prima era consentito fare in zona gialla, sono decisioni che oltre a essere incoerenti colpiscono sempre gli stessi. Così come ancora una volta vengono penalizzati gli organizzatori di eventi, matrimoni e cerimonie che saranno impossibilitati a lavorare la sera nel pieno della stagione più gettonata“. In ogni caso, ha poi rimarcato il governatore ligure, “Speriamo che il Decreto arrivi immediatamente in Parlamento, dove anche i nostri parlamentari faranno di tutto per rimediare a queste incongruenze. Così non va. E il buonsenso che lo dice”.

Emiliano (Puglia): “Così si spiazzano tutti e si apre la strada alla disgregazione politica”

Dalla ‘sponda opposta’ non è che gli umori siano migliori, come rivela il presidente della Puglia, Emiliano, che spiega: “Con il governo avevamo fatto un accordo, il presidente Fedriga aveva fatto un accordo, sulla presenza scolastica, almeno in questa fase, al massimo al 50%. Dopo di che in consiglio dei ministri è andata diversamente e normalmente in questo modo si spiazzano tutti e si apre la strada alla disgregazione politica. La politica è fatta dalla capacità di fare insieme delle cose altrimenti la farebbero tutti”. Poi, il vice presidente della Conferenza aggiunge che “Ci vuole abilità nel tenere un equilibrio. Io penso che la conferenza delle regioni avesse trovato questo equilibrio. Nonostante il centrosinistra sia in minoranza nella conferenza delle Regioni avevamo trovato un buon accordo. Quell’accordo tra le regioni era più facile da gestire anche nel consiglio dei ministri dal nostro punto di vista”.

Max