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Definite le aziende essenziali, e sicurezza per i lavoratori. ‘Triplice’ soddisfatta

La ‘fumata bianca’ è giunta dal Twitter targato Cgil: “Positivi i risultati”, dunque governo (nella figura dei ministri Patuanelli e Gualtieri), e ‘la Triplice (Cgil, Cisl e Uil), sono riusciti a stilare in armonia l’ordine delle aziende da annettere tra quelle definibili ‘essenziali’, così da essere derogate dal’obbligo di fermo imposto dal Dpcm di contrasto al Covid-19.

“Sanificazione degli ambienti e kit personale”

Come spiega la ‘Triplice’, uscendo dall’incontro, ”Il Protocollo interviene per garantire a tutto il personale che opera nei servizi sanitari gli standard di protezione in maniera rigorosa“, tengono a sottolineare Cgil, Cisl, e Uil, in merito al protocollo che garantisce ai lavoratori di poter operare in sicurezza. Un accordo, spiegano, ”che prevede particolare attenzione alla necessità di fornire agli operatori gli adeguati dispositivi di protezione individuale e, soprattutto, pone la necessità di assicurare a tutto il personale esposto l’effettuazione dei fondamentali test diagnostici, prevedendo anche la loro ripetizione nel tempo, secondo criteri stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Covid-19”. Ovviamente, aggiungono,  “l’accordo interviene anche in ordine alle misure di sanificazione degli ambienti di lavoro e insiste sulla necessità di adeguare le dotazioni organiche del sistema sanitario attraverso misure straordinarie di assunzione e di stabilizzazione dell’attuale personale precario“.

“Garanzie anche per gli operatori sanitari”

Riassumendo il successo del documento congiunto con il ministero della Salute per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, “Cgil, Cisl e Uil confederali e di Categoria hanno fermamente voluto questo nuovo protocollo e sono impegnate a farlo applicare per far fronte allo sforzo quotidiano, anche oltre le proprie possibilità fisiche, che il personale del Ssn svolge con abnegazione esemplare sul fronte dell’attuale epidemia, che purtroppo continua a registrare fra gli operatori crescenti casi di contagio e fin troppi caduti sul campo”.

Max