Degrado a Roma: gabbiano divora un topo (VIDEO)

    È arrivato anche il “topo salmone”. Niente allarmismi, l’ingegneria genetica in questo caso è innocente. Il comportamento salmone caratterizza il ratto o il topo quando la ricerca di cibo diventa spasmodica, e perché la popolazione di roditori nella città di Roma s’è decuplicata in circa trent’anni. Così i topolini risalgono per motivi di cibo le tubature fognarie delle civili abitazioni, ma generalmente non superano mai il secondo piano. Un attacco interno che si somma alla scalata delle facciate dei fabbricati. Ecco che il comportamento salmone si contrasta ponendo una retina nella tazza: l’incubo occhietti aguzzi è umanamente comprensibile nei momenti di bisogno. Intanto vanno in tilt i telefoni di Comune ed Asl… avvistamenti di “topi salmone” soprattutto nel perimetro aureliano, dalla Nomentana (Aniene) a Trastevere (c’è il Tevere) passando da Prati a Testaccio. Ovviamente è proibito versare topicidi nel water: il topicida è un arseniacale, quindi contaminerebbe il processo eco-biologico a cui sono sottoposti i reflui fognari. Per la lotta biologica ai roditori provvedono, come nel filmato, gabbiani, lo storico “gattaccione romano” (razza in estinzione e parente prossimo del “gatto selvatico”), corvi giganti dei Carpazi, cornacchie reali africane, poiane, falchi pellegrini, donnole e donnolini, faine, volpi…tutti a Roma per applaudire la giunta più animalista d’Italia.
    Ruggiero Capone