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Der Spiegel attacca il governo Conte bis “caos ed errori hanno aggravato l’epidemia”

Raffaele Panico

Un dossier del settimanale tedesco Der Spiegel pubblicato oggi sul proprio sito web segnala documenti, in loro possesso, che trattano dei dati riferibili al periodo inizio pandemia coronavirus, apparsi fin dall’inizio dello scorso anno 2020. Sono inerenti ad una “gestione caotica” dell’inizio della pandemia in Italia. Il dossier inizia con le denunce collettive delle famiglie inoltrate alla Procura di Bergamo e i documenti cosiddetti “nascosti” dalle autorità. Il dossier è a dir poco inquietante: i dati erano allarmanti da subito nella prima fase della pandemia nella zona di Bergamo, dove sono stati registrati i primi casi positivi al Covid, appunto fin all’inizio del 2020.Der Spiegel segnala un vero e proprio “insabbiamento” da parte italiana sulla realtà effettuale dell’inizio della pandemia. Nelle carte, a disposizione di Der Spiegel, viene scritto che gli esperti di statistica avevano avvertito le autorità competenti di un’epidemia con un valore R superiore a 2,0 alla fine di febbraio 2020. Che vuol dire ciascun paziente infetta più di altre due persone. Un segnale dirompente che non si è ascoltato. I familiari di molte vittime, oltre 500 famiglie, hanno consegnato dei dossier alla Procura di Bergamo nei quali sono elencati un gran numero omissioni, errori ed altre circostanze significate. Emergerebbe dai dati raccolti un negligente ritardo da parte delle istituzioni competenti a reagire agli allarmi già emersi fin dalla fine di febbraio. Il periodo della pandemia con un tasso – come detto – superiore a 2,0: una persona contagia almeno altre due. Questo indice d’allarme non raccolto unitamente allora al limitato numero di mezzi per la protezione, come mascherine e altre misure, il mancato riconoscimento di luoghi pubblici chiusi quali studi medici, ambulatori e cliniche varie, come focolai di contagio ha prodotto un’impennata dei contagi, portando – scrive Der Spiegeli medici a combattere una battaglia persa in partenza“. Il settimanale segnala inoltre un documento di 102 pagine che sarebbe dovuto servire ad altri Paesi per riconoscere i sintomi pandemici e reagire prontamente con le adeguate misure – “invece il documento fu ritirato soltanto un giorno dopo la sua pubblicazione“. Quindi la domanda, era “possibile evitare questi morti?” Ed aggiunge Der Spiegel è “noto che il piano pandemico italiano non era stato più aggiornato dal 2006”, ed inoltre scrive che il governo italiano abbia riferito all’OMS di essere “perfettamente in grado di fronteggiare una situazione grave” nonostante l’improvvisazione e una preparazione emersa, già nel maggio del 2020, come reazione “improvvisata e caotica” nel fronteggiare il forte afflusso di contagiati. Questo di fatto quanto riporta nel suo sito web in settimanale tedesco che annuncia potrebbe trasformarsi in uno dei processi del secolo, quando la magistratura prenderà, a breve, una decisione se e contro chi avanzare le accuse.

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