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Derby di Roma, storia e curiosità della partita più importante

Era un mondo diverso quello che Lazio e Roma hanno vissuto nel loro ultimo incrocio. Era il 26 gennaio 2020, quasi un anno fa. L’emergenza sanitaria era poco più che uno spauracchio e l’Olimpico spiritato spingeva i 22 in campo con urla infuocate. Finì 1-1 con i gol di Dzeko e Acerbi. Venerdì il teatro sarò solo uno stadio spoglio, mai visto così nella partita più importante.

Solo sporadici eventi organizzati dai tifosi, come l’appuntamento che i laziali si sono dati fuori Formello venerdì, ricorderanno che il derby di Roma, prima di tutto, è una partita nelle strade e nei bar, poi sugli spalti, pieni fino all’ultimo gradino. Immagini ormai sbiadite, sostituite da coreografie virtuali a favore di pochi intimi.

E allora bisogna aggrapparsi alla memoria per rivivere quella sana rivalità che da quasi un secolo accompagna la partita che a Roma rappresenta tutto, o quasi. Quello di venerdì sarà il derby numero 153 in campionato, inedito perché avrà luogo in un Olimpico deserto e perché sarà il primo giocato di venerdì.

Ma facendo un passo indietro nella storia non è raro imbattersi in partite che hanno segnato il cammino delle due società. Nel derby si è sempre mischiato tutto: rivalità e supremazia, veleno e dileggio. Le facili battute si sono sprecate quando a decidere un derby fu un’autorete di Paolo Negro, o il gol di un insospettabile di Guerino Gottardi, gregario biancoceleste entrato nell’Olimpo degli eroi a sorpresa.

E in fatto di eroi il derby non scherza. Ne ha avuti diversi nel corso della storia: Totti è quello che ne ha giocati di più, diviso tra la voglia di incoronare la parte giallorossa della città e la paura di deludere un popolo. Come non dimenticare poi Marco Delvecchio, uno che quando vedeva biancoceleste la buttava sempre dentro.

Sponda Lazio l’incoronazione è semplice: Senad Lulic dal 26 maggio 2013 è diventato l’eroe dei laziali. Colui che nel derby in finale di Coppa Italia segnò una supremazia mai raggiunta prima da una delle due squadre. Impossibile, per i tifosi laziali, dimenticare Paolo Di Canio, in gol nel derby poco più che maggiorenne, poi ancora da uomo maturo dopo una vita lontano da Roma. Storie e vite si intrecciano nella partita che Roma significa quasi tutto. Prossimo appuntamento a venerdì, per mettere una nuova firma sulla storia dei derby.

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Luigi Base