Derby di Milano, analisi del match

    La vittoria dell’Inter rappresenta un messaggio molto forte e chiaro ai naviganti in termini di classifica, di ambizioni, e di crescita strutturale del progetto nerazzurro. Benché il Milan abbia dato l’idea, quest’anno, sia in fase di costruzione della rosa che anche di prestazioni in campo, di una sostanziale crescita importante rispetto al passato (pur facendo registrare, tra l’altro a volte anche nella stessa partita, una preoccupante altalena di prestazioni e di rendimento che di conseguenza si è specchiata nei risultati), è l’Inter che al di là del risultato vittorioso in quanto tale esce con il sorriso dal match della stracittadina. Anche se fosse finita in parità in effetti sarebbero stati più o meno equanimi i commenti circa la sensazione di un miglior gioco da parte della squadra di Spalletti.
    Ora, accanto alla crescita tecnica, c’è anche quella dei risultati. Perché Icardi e compagni risalgono al terzo posto alle spalle del Napoli e accorciano di due punti sulla Juventus, portandosi a -6 dai bianconeri con lo scontro diretto ancora da giocare. E’ poi, dati alla mano, la quinta vittoria di fila in campionato, la settima contando le due di Champions. Il Milan, invece, finisce nella parte destra della classifica e si ritrova con il picco di delusione più alto da quando Gattuso è in panchina. Doveva essere la partita del rilancio per la grazie alle due vittorie di fila prima della sosta: ma oltre alla sconfitta, sul piano i rossoneri non sono sembrati brillanti, anzi, tutt’altro. Cosa deciderà adesso il Milan?
    La partita è stata comunque ricca di pathos, in un primo tempo esaltante in San Siro elettrico: il buon avvio del Milan (Suso e Calhanoglu pericolosi), ha svegliato l’Inter che si è portata in vantaggio con Icardi (12′), ma la rete è stata annullata per fuorigioco anche con conferma del Var.
    Il Milan paga dazio: Romagnoli rischia l’autogol su un traversone dalla destra di Politano. Dal corner seguente ancora Politano sfida Donnarumma direttamente dalla bandierina, ma nulla da fare. Tensione in campo con un duro intervento di Biglia su Nainggolan a centrocampo. Si fanno male entrambi, ma è il belga che deve dare forfait. Addio dal match anticipato da parte di quello che era dato come uno dei protagonisti della sfida. Entra Borja Valero, che avrà subito un buon impatto in partita. Poi Donnarumma annienta con un grande guizzo un bel colpo di testa preciso di Perisic da dentro l’area. Il Milan suda, De Vrij colpisce la traversa su sponda in area di Perisic, Romagnoli blocca un gol su una conclusione destinata in rete di Icardi. Al 42′ gol con Musacchio sugli sviluppi di un corner: niente da fare però. Guida annulla anche in questo caso per fuorigioco.

    Nella ripresa stesso leitmotiv. L’Inter fa la partita, il Milan va in contropiede. In questa parte di gara però al contrario della prima regge bene la difesa di Donnarumma. Spalletti carica i suoi, che in effetti crescono e iniziano a creare le occasioni migliori anche senza rischiare di segnare davvero.

    . Al quarto d’ora Biglia rischia l’autogol con un retropassaggio errato per il proprio portiere, ma il numero uno della nazionale azzurra riesce a rimediare con i piedi a pochi centimetri dalla linea di porta. Alla mezz’ora Gattuso prova a mettere in campo la grinta e l’energia di Cutrone, ma questa volta, il giustiziere dell’ultimo derby di coppa Italia, non riesce a incidere pagando la giornata opaca della sua squadra. Qualche minuto più tardi Handanovic salva su un cross errato di Rodriguez da sinistra. Al 36′ Icardi fa le prove per il gol: traversone dalla sinistra del neo-entrato Keita e colpo di testa sul quale Donnarumma blocca in due tempi. Al 92′, quando ormai il Milan sembrava sicuro di aver portato a casa almeno un punticino, Vecino crossa dalla destra per il capitano nerazzurro che di testa questa volta non sbaglia facendo esplodere San Siro all’ultimo respiro, esattamente come un anno fa.

    INTER-MILAN 1-0 (0-0)
    INTER (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano (dal 38′ s.t. Candreva), Nainggolan (dal 30′ p.t. Borja Valero), Perisic (dal 25′ s.t. Keita); Icardi. (Padelli, Miranda, Ranocchia, D’Ambrosio, Dalbert, Gagliardini, Joao Mario, L. Martinez). All. Spalletti
    MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria (dal 47′ s.t. Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie (dal 39′ s.t. Bakayoko), Biglia, Bonaventura; Suso, Higuain, Calhanoglu (dal 29′ s.t. Cutrone). (Reina, A. Donnarumma, Caldara, Zapata, Laxalt, Mauri, Bertolacci, Castillejo, Borini). All. Gattuso
    ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
    MARCATORE: Icardi al 47′ s.t.
    NOTE: ammoniti Biglia, Calhanoglu, Calabria, Suso, Politano, Bakayoko