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Detection Dog, il cane per i tumori: cani da fiuto per la diagnosi del cancro

Nelle numerose applicazioni operative dell’olfatto canino, ci sono stati negli ultimi anni delle ricerche interessanti in direzione dell’utilizzo del cane in ambito medico per la ricerca e determinazione di alcuni tipi di tumore. Ma come avviene di preciso?

Le ricerche sono ancora in una fase di sviluppo ma la prime indicazioni sembrerebbero convergere sulla possibilità che le cellule tumorali emanino delle sostanze olfattive volatili ben precise che il cane grazie alla sua impressionante capacità olfattiva è in grado di percepire, quindi tramite un percorso addestrativo ben preciso fondato sul metodo del rinforzo positivo si insegna al cane a discriminare i giusti odori premiandolo ogni qual volta segnali il campione corretto.

È evidente che non può essere questa la chiave di volta per l’anamnesi precoce della malattia, vuoi perché non è possibile far annusare al cane chissà quanti pazienti ogni giorno, vuoi perché in qualità di animale è soggetto ad errori statistici o anche solo a giornate “no” in cui per qualsivoglia motivo non lavori correttamente.

Questi studi però aprono scenari importanti, in un futuro prossimo si potrebbero infatti creare dei nasi artificiali che simulino quello animale e programmarli per segnalare delle precise emanazioni, in tal modo, grazie alla strada aperta dai nostri amici pelosi, si potrebbe trovare un modo efficace e non invasivo per determinare con anticipo la malattia, cosa fondamentale nel percorso di cura.