Home POLITICA Di Battista urla… ciò che si poteva fare

Di Battista urla… ciò che si poteva fare

Tra una vacanza ed un viaggio, ogni tanto si affaccia per sulla scena politica per liberare tutto il suo livore, per poi ritirarsi in attesa della ‘grande occasione’ che da oggi sembra davvero allontanarsi tanto.

Così, quasi non immaginasse nulla, come se negli ultimi mesi avesse vissuto in chissà quale lontano continente, attraverso Facebook Di Battista torna alla ‘specialità della casa’, attaccando a testa bassa: “Nelle prossime settimane si potrebbero fare alcune cose straordinarie che il ‘sistema’ detesta: 1. Tagliare 345 poltrone di parlamentari. Sono già passate 3 votazioni diamine, manca solo la quarta! 2. Togliere le concessioni autostradali ai Benetton. Tra poco arriva il 14 agosto, la data della tragedia del Ponte Morandi, non è passato nemmeno un anno da quei morti. 3. Trovare soldi per la flat-tax (se fatta bene è una buona cosa) 4. Far fare a Giorgetti i decreti attuativi per la legge sullo sport e togliere finalmente a quel ruffiano di Malagò la gestione clientelare di milioni di euro. Ma no –  incalza l’ex deputato M5S  – questo politicante di professione manda tutto all’aria per pagare cambiali a parlamentari terrorizzati dal taglio delle poltrone o agli amici del ‘suocero’ Verdini che se la fanno sotto per la riforma della prescrizione che entrerebbe a breve in vigore. Il bello è che dirà in Parlamento che non si possono fare queste cose perché quelli del 5 Stelle lo trattano male poro amore. Spettacolo da vomito di chi si è mascherato da protettore del Popolo ma che è schiavo del sistema”.

Uno sfogo comprensibile se letto dalla sua latitudine ma ci sarebbe da domandargli: tu nel frattempo cosa hai fatto per dare un senso a quanto predicato da Di Maio?

Max