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Di Carlo, Ballotta e Bonanni raccontano il loro derby: “Non sarà mai una partita come le altre”

Antonio Di Carlo, ragazzo poco più che ventenne, si presentò con una magia da fuori area nella sua prima partita da titolare all’Olimpico con la maglia della Roma. Lui che la Roma la tifava da sempre. Era il 9 settembre 1984, un derby d’altri tempi, che l’ex centrocampista giallorosso ricorda così a Italia Sera: “Ho avuto la fortuna di segnare un gran gol, ricordo che prima della partita avevo anche un po’ paura. Il derby per i tifosi rappresenta tutto, rimane per sempre”.

Gli stessi tifosi, che oggi, per la prima volta nella storia della stracittadina, non potranno assistere alla partita all’Olimpico. Sarà un derby diverso, il primo giocato di venerdì e in uno stadio spoglio. L’importanza della partita risiede comunque nei tre punti, che possono lanciare le ambizioni delle due squadre. Lo sa bene anche Marco Ballotta, ex portiere della Lazio che di derby se ne intende: “Non sarà un derby come gli altri, senza tifosi non è lo stesso – racconta ballotta a Italia Sera – ma rimane comunque importante per i tre punti”.

Poi c’è chi il derby lo ha giocato con la maglia di entrambe le squadre. Evento raro, capitato a Massimo Bonanni, nato nelle giovanili della Roma per raggiungere l’apice della carriera in maglia biancoceleste: “Con la Roma ho giocato solo derby nelle giovanili. Da laziale mi auguro che i biancocelesti possano fare bene”.