Diciotti è il giorno del verdetto

 

Diciotti è il giorno del verdetto: oggi a Palazzo Madama arriverà la conta dei sì e dei no alla richiesta a procedere contro Salvini per la ormai nota vicenda della nave Diciotti e le accuse al ministro. Come è risaputo, infatti, il vice premier Matteo Salvini è accusato di sequestro di persone in riferimento ai 179 migranti che erano stati bloccati sulla nave Diciotti della guardia costiera. E mentre in queste ore un nuovo caso, quello relativo alla nave ong Mare Jonio si prende la scena arrivando a Lampedusa e ricevendo la visita della guardia di finanza con Salvini che ha tuonato di procedere agli arresti, la querelle tra il ministro e i migranti continua, appunto, con l’affaire Diciotti che si sposta tra i banchi parlamentari.

Diciotti è il giorno del verdetto: i senatori votino ‘secondo la loro coscienza, io andrò a testa alta in Senato’

Le parole di Salvini circa gli esiti del voto relativo al caso Diciotti che lo riguardano in prima persona sono, del resto emblematici. “I senatori facciano secondo la loro coscienza, io mercoledì andrò a testa alta in Senato”. Così aveva detto dalla Basilicata Matteo Salvini in merito all’impegno cruciale di Palazzo Madama laddove si andranno a contare i sì e i no dei senatori alla famosa ormai richiesta di procedere nei confronti di Salvini sulla scia dell’iniziativa della magistratura di Catania con l’ipotesi di sequestro di persona dei 179 migranti che erano stati fermati a bordo della nave della guardia costiera Diciotti nel porto catanese, lo scorso agosto per ben cinque giorni. Salvini ha già reso noto ciò che dirà ai senatori: “Ho agito in nome dell’interesse nazionale, quello che ho fatto l’ho fatto per difendere i confini, con una scelta condivisa con gli alleati di governo e il premier Giuseppe Conte“, in sintesi. Salvini dunque in Aula non sarà solo parte silente, ma interverrà andando di fatto a ribadire quanto detto nella memoria presentata in Giunta lo scorso 6 febbraio.