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    Digitale, Almaviva entra nello Smact Innovation Ecosystem

    Almaviva entra nello Smact Innovation Ecosystem, il nuovo programma di partnership lanciato dal Competence Center del Nordest che vuole rispondere alla necessità di molte imprese, soprattutto Pmi, di essere traghettate e supportate in processi di transizione digitale. Il programma ha preso il via in queste settimane e la prima grande realtà italiana ad aderire è il Gruppo Almaviva, il network globale protagonista della trasformazione digitale. L’obiettivo, sottolinea il Gruppo – che conta 17 società, 66 sedi nel mondo e 45.000 persone, di cui 10.000 in Italia – è mettere a sistema tutte le eccellenze 4.0 e creare meccanismi virtuosi di ‘contaminazione’ tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca.  

    Smact Competence Center è il centro di competenza per l’industria 4.0 che raggruppa 41 partner tra cui le Università e centri di ricerca del Nordest e da pochi giorni il Centro di Competenza ha inaugurato la nuova sede nell’area del campus economico di San Giobbe a Venezia, intensificando così il rapporto con l’Università Ca’ Foscari sui temi legati ad Industria 4.0. “Innovare è un processo, un percorso trasformativo che va intrapreso insieme. La missione di Smact è proprio quella di creare nuove connessioni virtuose, tra università e provider, imprese e centri di ricerca, fino ad arrivare alle istituzioni” sottolinea Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center.
     

    Antonio Amati, direttore generale Divisione It di Almaviva, spiega inoltre che “con questo nuovo programma di partnership vogliamo creare l’ambiente ideale in cui imprese innovative piccole, medie e grandi possano moltiplicare le loro relazioni e metterle a fattor comune” spiega “L’adesione di Almaviva è un segnale molto positivo che contribuisce a far crescere la community e a dare slancio all’intero ecosistema grazie al suo contributo di soluzioni innovative digitali all’insegna della sostenibilità” commenta il manager. “La collaborazione tra mondo universitario e grandi aziende dell’innovazione – osserva Amati- è un’opportunità per le imprese e un valore, permette integrazione dei saperi, rafforzamento dei processi di trasferimento tecnologico, sviluppo di nuove competenze e di nuove opportunità per la filiera produttiva, per rispondere adeguatamente agli obiettivi e agli indirizzi della transizione green e digitale”.  

    Lo Smact Innovation Ecosystem è un programma di partnership che si articola su tre livelli a integrazione crescente: Cloud, Edge e Core. Completato alla fine del 2020, il programma è già stato sottoscritto da Dassault Systèmes a marzo 2021. I member dell’ecosistema sono end user, provider di soluzioni tecnologiche e atenei-centri di ricerca. Aderendo all’Ecosystem di Smact i partner possono usufruire di diversi benefici concreti tra i quali: contatti con tutte le università e centri di ricerca del Triveneto, accesso a corsi di formazione di primo livello, eventi di networking, supporto nella partecipazione a bandi, accesso a competenze specifiche in determinate verticali.  

    Ma potranno anche esporre le loro soluzioni tecnologiche nelle Live Demo di Smact, dimostratori 4.0 diffusi nei territori – ne nasceranno in 5 location del Nordest – che permetteranno di vedere e toccare con mano il potenziale della digital transformation. Almaviva riferisce che in particolare il suo focus “sarà sul tema del digitale come strumento di sostenibilità, che consente di abilitare ecosistemi, ottimizzare processi e ridefinire i modelli ottimizzando i contesti”.  

    Almaviva ricorda inoltre di essere “costantemente alla ricerca di soluzioni innovative per l’integrazione degli ecosistemi in diversi ambiti – digital health, agricoltura, ambiente – grazie al supporto di studi scientifici e al coinvolgimento dei principali attori coinvolti nei processi”. Il palyer della trasformazione digitale sottolinea infine che “l’obiettivo è superare in maniera definitiva la frammentarietà, data da funzioni e dati eterogenei e non armonizzati, attraverso una visione sistemica”.