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Disturbi del sonno: disattenzione e sbadigli a scuola? Possibile rischio OSAS e problemi scheletrici

In special modo con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, anche per i bambini la ripresa dell’attività scolastica può sembrare più faticosa, ma a volte dietro segnali che possono sembrare banali e legati alla stagione, si celano campanelli d’allarme che è bene non trascurare.

A rivelarlo sono i risultati di un questionario realizzato da FACExp (un’associazione senza fini di lucro, che riunisce medici dentisti, docenti ed operatori specializzati di tutto il territorio nazionale, prevalentemente od esclusivamente dediti al’ortodonzia), in collaborazione con Key-Stone, società specializzata in ricerche di mercato, rilevano che nelle aule scolastiche italiane un bambino su 20 manifesta segni di stanchezza e disattenzione che possono essere correlati a disturbi del sonno.

Disturbi del sonno: circa ¼ dei ‘bambini assonnati’ presenta sintomi che rimandano all’OSAS, un disturbo respiratorio

La ricerca, condotta nella prima parte del 2023, ha coinvolto 400 bambini fra i 3 e 15 anni e si basa su un questionario distribuito ai genitori dal proprio dentista ortodontista. La metodologia adottata per rilevare possibili disturbi del sonno ha indagato, tra l’altro, il sintomo di stanchezza e distrazione durante le lezioni segnalato dagli insegnanti.

Su tutti i bambini “assonnati” delle classi italiane, circa 1/4 presenta un insieme di ulteriori sintomi (russamento forte e persistente, difficoltà di respirazione, e altri disturbi del sonno o di comportamento indagati), che potrebbero essere indice di un disturbo respiratorio chiamato OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno per ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree, che riguarda almeno 3 bambini su 100.

Disturbi del sonno: anche il pediatra ha un ruolo chiave nella prevenzione dei problemi di salute orale

Recenti studi scientifici dimostrano che in circa la metà di questi casi di Osas pediatrica si tratta di un fenomeno legato a malocclusione dentale, per palato stretto o mandibola che cresce poco, difetti per i quali l’intervento dell’ortodontista può essere risolutivo e che si possono correggere con un opportuno uso dell’apparecchio.

Il pediatra ha un ruolo chiave nella prevenzione dei problemi di salute orale, perché un’indicazione, in caso di Osas, per una valutazione ortodontica durante l’infanzia può evitare procedure complicate specifici interventi chirurgici in età adulta.

Disturbi del sonno, l’esperto: “In caso di sintomi, come la sonnolenza diurna o il russamento è consigliabile sottoporre il bambino a una polisonnografia pediatrica”

Come spiega Valerio Maccagnola, presidente di FACExp, “La qualità del sonno è un importantissimo indicatore di salute anche nei bambini per i quali c’è un più ampio margine di intervento rispetto agli adulti per la prevenzione di patologie importanti: l’Osas pediatrica può essere associata a deficit neurocomportamentali, cardiovascolari, e anche problemi cranio facciali e scheletrici, che necessitano di un tempestivo riconoscimento, diagnosi e trattamento per evitare danni alla salute in età più avanzata”.

Dunque, conclude l’esperto, “In caso di sintomi, come la sonnolenza diurna o il russamento è consigliabile sottoporre il bambino a una polisonnografia pediatrica, esame strumentale notturno non invasivo, utile per indagare le cause dell’apnea notturna nei bambini”.

Max

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Max Tamanti