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Diversity Media Awards, Cattelan è il più amato

“L’inclusione è un bene comune, come l’acqua o l’aria. Quando l’acqua è inquinata o l’aria irrespirabile, è allora che ti accorgi che non ne puoi fare a meno. Inclusione intesa come un’opzione e non come l’unica via percorribile, l’esclusione può colpire chiunque: perché sei troppo giovane o troppo vecchia, perché donna, o uomo, o non abbastanza uomo, o lesbica, o gay, o straniero o trans, perché hai una disabilità, oppure semplicemente perché sei te stesso, forse troppo. Per questo esistono i Diversity Media Awards perché è importante mostrare che la realtà è fatta di diversità”.
Un messaggio, quello lanciato da Francesca Vecchioni, che caratterizza il ruolo e la ‘mission’ dall’associazione no-profit Diversity, della quale è il presidente. Nello specifico, Diversity è promotrice di un importante iniziativa, che con cadenza annuale assegna i riconoscimenti ai media (intesi come tv, radio, web, cinema, pubblicità, stampa, tg, ecc.), e a tutti quei personaggi che nel corso dell’anno (così come per quelli 2018), hanno contribuito a “una rappresentazione valorizzante delle persone e delle tematiche legate alla diversità nelle aree Lgbt+ e, per la prima volta, anche di genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, (dis)abilità”.
Così, dopo aver sommato le preferenze di oltre 12mila persone, che hanno affidato al sito www.diversitylab.it le loro preferenze, ieri sera all’Alcatraz di Milano, è andata in scena la premiazione di questa questa edizione.
Su tutti, all’unanimità, il personaggio più votato, così da poter essere definito ‘dell’anno, è risultato Alessandro Cattelan.
Ovviamente, nel corso dei Diversity Media Awardss ono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior TG è stato attribuito a Tg La7 (per il servizio Presenza e forza lavoro degli stranieri in Italia firmato da Raniero Altavilla), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a La Stampa (per l’articolo Dal barcone in Libia al dottorato. La favola del professore Alagie firmato da Filippo Femia), Miglior Articolo Stampa Periodici a Donna Moderna (Come crescere figli maschi femministi firmato da Cristina Sarto), Miglior Articolo Stampa Web a Il Post (Secondo lei è stato un femminicidio? firmato da Giulia Siviero).
Per quel che riguarda invece l’intrattenimento, gli altri riconoscimenti hanno premiato: ‘Ballando con le stelle’ (Miglior programma tv) e a ‘L’Amica geniale (Rai) e ‘Skam Italia’ (TimVision) pari merito migliori serie tv, i Diversity Media Award sono andati a: ‘Puoi baciare lo sposo’ (Miglior film italiano); ‘Le terrificanti avventure di Sabrina’ (Netflix) come Migliore serie tv straniera; ‘Cactus – Basta poca acqua’ (Radio Capital), miglior programma radio; ‘Sorgenia – Domani è una figata’ (Red Robiglio&Dematteis), migliore campagna pubblicitaria; Stephanie Glitter, miglior influencer dell’anno; ‘Freeda – Intervista a Fiorenza De Bernardi’, miglior prodotto digitale.
Max