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Rilancio: 55 mld di euro nel dl in arrivo dopo il ‘tesissimo’ pre-consiglio. Oggi il Cdm ed il varo

Sul tema dei lavoratori stagionali, colf e badanti è stato raggiunto un accordo che ritengo soddisfacente, frutto di un testo modificato e migliorato rispetto a quello di domenica scorsa, che accoglie nostre esplicite richieste e mette al centro il lavoro regolare”.

Così, visibilmente soddisfatto, dopo aver tenuto il dl (contenente misure ormai ‘vitali’ per milioni di famiglie e migliaia di piccole imprese), bloccato per un’infinità di giorni, il viceministro dell’Interno, Vito Crimi annuncia intorno a mezzanotte l’avvenuta ‘fumata bianca’.

Senza stare ora a ripercorre la vicenda, costellata di continue liti e reciproche prese di posizione rispetto alla proposta della ministra renziana, Teresa Bellanova, con il M5s immobile a qualsiasi variazioni di circostanza, visto lo stato di crisi in cui ristagna il Paese, ora è tempo di agire. Ci sarà poi modo di tornarci su, soprattutto in virtù dello stato di salute in cui verserà l’Italia di qui a qualche mese.

Finalmente il via all’ultimo Cdm per un dl da 55 mld

Dunque, come spiega una scarna nota uscita da palazzo Chigi: “L’accordo politico sulle misure contenute nel decreto è stato raggiunto“. Ma attenzione: siamo ancora nel ‘pre-Consiglio’, chiamato ad esaminare l’enorme mole (speriamo bene), di norme che raccolgono proposte e misure nate per aprile, passate per maggio, ed ora interne al ‘rilancio’, come è stato ribattezzato questo atteso dl. Un decreto, come annunciato che, come vedremo, si traduce in ben 55 miliardi di sostegno alla ‘ripartenza’.

Il Mef rassicura: ”Tutti i nodi sono stati sciolti”

Dal canto suo il Mef, ancora una volta, getta acqua sul fuoco – vi sarebbero stati infatti momenti di grande tensione – rassicurando che finalmente ”tutti i nodi sono stati sciolti”, e che ora “è in corso la predisposizione del testo finale del Decreto Rilancio che recepisce tutte le modifiche tecniche concordate al pre-consiglio”. Anzi, aggiunge il Mef: “In merito ad alcune indiscrezioni circolate in queste ore, si precisa che non c’è alcun problema di coperture riguardo al decreto stesso”.

Ma cosa troveremo all’interno di questo dl che domani (oggi), dopo il Cdm Conte ‘probabilmente’ ci annuncerà?

Scorriamo insieme rapidamente (salvo poi tornarci sopra con dovizia di particolari), alcuni dei temi economici da risolvere, e le ‘ricette’ annesse. Una sorta di ‘lista della spesa’ – vista l’infinità di argomenti sui quali intervenire, che a leggerla fa quasi paura per la cifra complessiva che ne deriva.

Sanità: stanziamento da 5 mld per rinascere

Al momento, attenendoci a quanto annunciato, si parla di fondi ‘aggiunti’ come ben ‘5 mld’ per la Sanità e la sicurezza.

Dunque, spicca su tutto il ‘corposo intervento’ che il dl rilancio, ha previsto per la Sanità, destinandola qualcosa come ben 3,25 miliardi. Di questi, 1,5 miliardi saranno destinati all’ospedalità pubblica, altri 1,5 all‘assistenza sul territorio, all’assunzione di 9.600 infermieri, e per aumentare del 115% i posti nelle terapie intensive.

Dl rilancio: ecco le misure ed i fondi stanziati

Irap: stop all’acconto da 4 miliardi

Salvaguardia Iva: cancellazione delle clausole per gli anni futuri.

Pmi: ecco poco meno di 6 miliardi a favore dei ristori a fondo perduto.

Imprese (da 0 a 250 milioni di fatturato): cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, e circa 4 miliardi di euro.

Micro e piccole imprese (fino a 5 min di fatturato): complessivamente saranno a loro destinati 10 mld, 6 dei quali erogati a ‘fond peduto’; 1,5 mld per i canoni di locazione; 600 mln a copertura – per 3 mesi – della cancellazione degli oneri di sistema nelle bollette.

Attività produttive e negozi: arrivano 2 mld per sostenere la riaperture, attraverso l’adeguamento comportato dalle norme anti-corinavirus.

Locali aperti al pubblico: pronti 2 miliardi peradattarsi alle norme di sicurezza igienica, attraverso il credito di imposta cedibile pari al 60% delle spese sostenute, entro però il limite di 80mila euro per ciascuna azienda che, a sua volta finanziato, viene sommato al credito di imposta sanificazione.

Cig: con l’apporto di 10 miliardi saranno garantite per altre settimane.

Autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti: sbloccati altri 4,5 miliardi per garantire ancora i bonus.

Voucher baby sitter e congedi parentali: stanziati 700 milioni.

Enti locali: 12 mld per consentire il pagamento dei debiti dovuti ai fornitori.

Banche: sismabonus al 110 per cento con contestuale cedibilità, ed innalzamento degli Ecobonus.

Turismo e Cultura finalmente ‘riconsiderati’ nel dl

Turismo e Cultura: finalmente una boccata d’ossigeno per due settori troppo spesso dimenticati, o non abbastanza considerati rispetto invece all’enorme ascendente – positivo – che esercitano fuori dei nostri confini. Ad ogni modo il dl Rilancio pensa anche a loro destinandogli circa 2,5 miliardi.

Dl rilancio: misure fiscali e sospensioni: ecco quali 

Infine, da segnalare anche i 2 miliardi per le misure fiscali, ed ‘accorgimenti’ come:

Dispositivi di protezione individuali: ecco l’azzeramento dell’Iva.

Spostamento della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio (da giugno a settembre).

Compensazioni dei crediti fiscali: aumento del limite fino a 1 milione di euro.

Sospensione di tutti i pignoramenti su stipendi e pensioni.

Sospensione plastic e sugar tax

Insomma, per dirla alla Conte, ‘una pioggia di fuoco’ che andrà ad interessare tuti i punti nevralgici che concorrono a disegnare l’ossatura del sistema economico ed assistenziale del Paese.

Un vero e proprio rifinanziamento dell’economia, senza contare poi le misure e tutti gli incentivi destinati all’innovazione ed alle start-up, anche grazie al Fondo per il Trasferimento tecnologico.

Max