DOPO 86 ANNI E MILLE VITE VISSUTE, CI LASCIA BUD SPENCER, IL BURBERO OMONE DAL CUORE D’ORO AMATO DA INTERE GENERAZIONI

Basterebbero i ‘soli’ 16 film condivisi con l’eterno compagne d’avventure Terence Hill, per spiegare l’immortalità del mito Bud Spencer. Ma Carlo Pedersoli, attore per caso e dunque per questo vero (la sua forza), al cinema ha dato molto (dalla saga di  Piedone, alle ‘incursioni nei film di Dario Argento, Lizzani od Olmi), pur ricevendo poco, se non in termini di popolarità ed affetto. Questo burbero omone dal cuore d’oro ha vissuto quante più vite possibile nell’arco di 86 anni. Laureato, è  stato campione di nuoto italiano, un avventuriero nella foresta venezuelana, pilota d’aereo, paroliere con Modugno, stilista, scrittore… ed attore. Carlo nacque aNapoli il 31 ottobre 1929, nel rione di Santa Lucia e nello stesso palazzo dello scrittore Luciano De Crescenzo, nel 1940 lascia la città e con la famiglia si trasferisce a Roma.Appassionato di nuoto ed eccellente studente, si diploma con il massimo dei voti e non ancora diciassettenne si iscrive alla facoltà di chimica all’università. Un nuovo trasferimento della famiglia in Brasile lo costringe tuttavia ad abbandonare gli studi e a dedicarsi a diversi mestieri. Con il ritorno a Roma si iscrive nuovamente all’università, stavolta laureandosi in giurisprudenza, e arrivano anche i primi successi sportivi che lo porteranno nel 1952 a gareggiare per i colori italiani alleOlimpiadi di Helsinki. Fisico scultoreo, Pedersoli viene notato nell’ambiente cinematografico, quello della Hollywood sul Tevere che lo scritturerà per una piccolo ruolo nel colosso ’Quo Vadis?’. Ma deve passare un lungo periodo prima che Carlo diventi Bud: nel mezzo, il ritorno in Sud America, un lavoro nel settore edile, un altro come pilota Alfa Romeo,le Olimpiadi del 1960 a Roma, un matrimonio, con Maria Amato, due figli e un contratto con la RCA che lo vedere autore di testi per cantanti come Modugno, Ornella Vanoni e Nico Fidenco. Nel 1967 il primo ruolo da protagonista nel cult ’Dio perdona… io no!’, che segna anche l’incontro determinante con Mario Girotti. Ed è qui che alle due future star viene consigliato di cambiare i propri nomi, considerati troppo italiani per un film western.Carlo Pedersoli diventa così Bud Spencer in omaggio all’attore Spencer Tracy e alla birra Budweiser. Da parte sua Girotti sceglie da una lista di venti nomi inventati. Il risultato del connubio sarà esplosivo: Bud e Terence girano insieme 18 film, un successo dietro l’altro e la consacrazione a eroi dei western nostrani. Ma Bud non si ferma e, oltre all’ultima figlia nata nel 1972, la carriera solista porterà altrettante soddisfazioni fra la trilogia di ’Piedone’ e la sperimentazione in generi diversi e film d’autore, diretto fra gli altri da registi quali Dario Argento, Carlo Lizzani, Ermanno Olmi. Dichiarato dal Time ’attore italiano più famoso nel mondo’ nel 1999, nel 2010 riceve il David di Donatello alla carriera insieme allo storico compagno di epiche scazzottate Terence Hill. Assente ormai da qualche tempo dal set,Bud Spencer si è spento ieri pomeriggio a Roma, doveva viveva, circondato dall’affetto dei suoi cari: “Papà – ha scritto il figlio Giuseppe annunciandone la scomparsa – è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata grazie”. La fine dell’uomo, l’inizio del mito. Ci mancherà…

M.