DOPO ARRESTO FIGLIO, MEDICO SI SUICIDA

Ha scritto su un biglietto “la magistratura miope a volte uccide” e si è suicidato gettandosi dal ponte Monumentale, nel centro di Genova. Protagonista un pediatra di 65 anni noto in città che ha deciso di suicidarsi dopo che il figlio, farmacista, è stato arrestato per un giro di farmaci antitumorali dalla procura di Monza. Anche la moglie aveva deciso di suicidarsi ma ha esitato all’ultimo momento dopo avere visto l’uomo gettarsi ed è stata salvata in extremis dalla polizia. La donna è ora ricoverata in ospedale in stato di choc. Marito e moglie era scossi per un’inchiesta della procura di Monza che aveva scoperto un giro di farmaci antitumorali venduti all’estero e che era culminata lo scorso 2 aprile con l’arresto del figlio della coppia, farmacista. Il padre, un noto medico pediatra di Genova di 65 anni, e la moglie, hanno lasciato alcuni biglietti di commiato. In uno di questi, trovato sulla loro auto, c’è scritto: “La magistratura miope a volte uccide”.