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Dopo il Lavoro e l’Economia, la Sanità e l’Ambiente, gli italiani ritengono prioritaria la Sicurezza

Premesso che, certo, complice il ‘bombardamento dei media è il Covid il maggio d’argomento di discussione nel Paese, vi sono però anche altre priorità per gli italiani, che spesso vengono ‘accantonate’ come fossero meno importanti.

Così, visto che – soprattutto grazie al Recovery – con l’imminente avvio del Pnrr il governo si appresta a ‘ridisegnare’ l’assetto dell’Italia, cogliendo l’occasione data dal 50esimo anniversario di ‘Sicurtransport’ (azienda leader nel settore della sicurezza e della vigilanza), il noto Istituto Piepoli ha deciso di condurre un sondaggio circa e priorità che gli italiani vogliono porre all’esecutivo  in questo momento.

Il ventaglio di richieste è per certi versi abbastanza prevedibile: lavoro ed economia, sanità, ambiente, sicurezza ed immigrazione, agitano le notti degli italiani ma, emerge ‘un’ansia’ comune, tale da rappresentare un oggettivo motivo di attenzione da parte del governo: la sicurezza.

Dopo il Lavoro e l’Economia, la Sanità e l’Ambiente, gli italiani ritengono prioritaria la Sicurezza

Andando per ordine, premesso che l’1% ha riposto ‘altro’, ed il 2% si è dichiarato ‘senza opinione’ il 64% del campione degli intervistati ritiene infatti prioritario il lavoro e l’economia: il 38% ha ‘a cuore’ giustamente la Sanità; a sfumare seguono poi l’ambiente (21%); la sicurezza (15%), e l’immigrazione (11%). Con cifre molto più modeste ecco poi il Welfare e l’Assistenza (8%); la Pa (7%); infine, la Mobilità (5%) la mobilità.

La maggior parte degli italiani in termini di sicurezza personale sente sicuro il luogo in cui vive

Dunque, vista come detto l’occasione del 50ennale della ‘Sicurtransport ‘, l’Istituto Piepoli ha approfondito la questione Sicurezza, scoprendo che, rispetto al luogo dove vive, il 15% degli intervistati  si sente ‘molto sicuro’ mentre, il 61% ‘abbastanza sicuro’, dunque ben il 76% si sente tutto sommato ‘protetto’.

Tuttavia, non però da trascurare quel 19% che di dichiara ‘poco sicuro’, ed il 4% ‘per nulla sicuro’.

Mentre nel quadrate del Nord ci si sente sicuri, scendendo lungo lo Stivale la percezione sfuma molto

Ma tutto questo dove? Manco a dirlo ‘ci si sente più sicuri’ nel quadrante che comprende il Nord Ovest (83%), il Nord Est (81%), dove ‘ci si senta più sicuri’.

Nelle Isole la percentuale è al 75% mentre, al Centro si attesta al 74%.

Tutt’altre ‘sensazioni’ invece scendendo al Sud dove, complessivamente, chi può dire di considerarsi ‘sicuro’ arriva al 64%.

Accanto alle forze dell’ordine il 65% vorrebbe a supporto la collaborazione dei servizi privati

Ciò che in realtà sorprende del sondaggio condotto dall’istituto Piepoli, è che il 65% degli italiani ritiene insufficiente il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, tanto è che, nello svolgimento del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza, accanto a polizia e carabinieri, gradirebbe il ‘rinforzo’ da parte di guardie giurate private, anche a supporto ai vigili urbani, in specialmodo per garantire la sicurezza nelle zone più a rischio e nei centri storici delle città.

Una ‘collaborazione che piacerebbe al 65% degli italiani: sarebbe infatti ‘molto gradita’ dal 27% del campione, ed ‘abbastanza gradita’ dal 38%. In tutto ciò il 19% la ‘gradirebbe poco’ mentre, il 9%, ‘per nulla’.

Guardie di sicurezza e servizi di vigilanza sono ‘affidabili’ per il 50% del intervistati

Questo perché, rivela infine l’indagine, nell’ambito della propria sicurezza personale, il 50% ritiene ‘affidabili’ i servizi privati dedicati alla sicurezza il 42% ‘abbastanza affidabili’, e l’8% ‘molto affidabili’. Vi sono ovviamente anche quanti contrari: guardie giurate e servizi di sicurezza privati sono infatti ‘poco affidabili’ per il 35%, e ‘per nulla’ per il 7%.

Max

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Max Tamanti