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Dottor Amici: “Ciò che dico da mesi sulla base della mia esperienza clinica è avvalorato anche da studi scientifici”

Come spesso ripetiamo, per dovere di cronaca – come la nostra professione del resto impone – accanto a quelle che sono le ‘voci ufficiali’ rispetto agli eventi, troviamo giusto dare spazio e anche a chi la pensa diversamente, purché le sue ragioni siano accompagnate da argomentazioni altrettanto ‘ufficiali’ e, soprattutto, suffragate da documentazioni.

Così, sondando l’aria che tira rispetto a quanto deciso dal governo rispetto gli over 50, e sull’efficacia di una vaccinazione che – pena lo spettro di un altro un loockdown generale – rischia di protrarsi all’infinito, siamo andati a cercare cosa ne pensa un esperto ‘alternativo’ come il Dottore Mariano Amici il quale, pagandone le conseguenze anche economicamente (è stato infatti sospeso dal suo ordine professionale), è uno dei promotori della protesta contro una vaccinazione ‘indiscriminata’ quando invece, come ha più volte affermato lui stesso avendolo provato sui suoi pazienti (nessuno ospedalizzato o peggio, deceduto), il Covid è curabile.

Così, sul suo omonimo sito dove, con lo slogan ‘Continuiamo a far maturare le coscienze’, oggi abbiamo avuto modo di leggere un articolo che in qualche modo avalla le sue tesi.      

Dottor Amici: “Ciò che dico da mesi sulla base della mia esperienza clinica è avvalorato anche da studi scientifici”

Leggete l’articolo e fate le vostre deduzioni: ‘Il governo del Regno Unito ammette che i vaccini hanno danneggiato il sistema immunitario naturale dei ‘vaccinati’ con 2 dosi.

Una volta ricevuta la doppia dose di ‘vaccino’ anticovid, non si sarebbe mai più in grado di acquisire una piena immunità naturale contro le varianti di Covid, e forse anche di qualsiasi virus.

Nel suo ‘rapporto di sorveglianza del vaccino COVID-19’ della 42° settimana del 2021, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ammette (a pagina 23) che ‘i livelli di anticorpi N sembrano essere più bassi nelle persone che acquisiscono l’infezione dopo due dosi di vaccinazione’. Prosegue spiegando che questo calo di anticorpi è praticamente permanente.

Cosa significa questo?

Sappiamo che i vaccini non fermano l’infezione o la trasmissione del virus (infatti, il rapporto mostra altrove che gli adulti vaccinati sono ora infettati a tassi molto più alti dei non vaccinati).

Ora si sta scoprendo che il vaccino interferisce con la capacità innata del corpo, a seguito dell’infezione, di produrre anticorpi contro non solo la proteina spike ma anche contro altri pezzi del virus. In particolare, le persone vaccinate non sembrano produrre anticorpi contro la proteina nucleocapside, cioè il ‘guscio’ del virus, cosa che nelle persone non “vaccinate” contro il covid costituisce una parte cruciale della risposta dell’infezione.

A lungo termine, le persone che prendono il vaccino saranno molto più vulnerabili a qualsiasi mutazione nella proteina spike che potrebbe avere luogo, anche se tali persone sono già state infettate e guarite una o più volte.

I non vaccinati, nel frattempo, si procureranno un’immunità duratura (se non permanente) a tutti i ceppi del presunto virus dopo esserne stati infettati naturalmente anche solo una volta.’

https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1027511/Vaccine-surveillance-report-week-42.pdf

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Max

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Max Tamanti