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Dott. Amici: “La corte costituzionale dovrà prossimamente pronunciarsi sulla legittimità dell’obbligo vaccinale”

COVID, VACCINI; MARIANO AMICI: “PIU’ INFORMAZIONE SULLA SENTENZA DELLA CONSULTA PER OBBLIGO VACCINALE”

“Tra pochi mesi la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sull’obbligo vaccinale imposto dal Governo per alcune categorie di persone e di professionisti. Attorno a questa pronuncia così importante e delicata, perchè riguarda le vite e la salute di milioni di cittadini, c’è però troppo silenzio da parte della politica e dei media: forse si vuole evitare che l’opinione pubblica prenda coscienza del fatto che la strategia messa in campo contro il virus, e che è già sotto accusa per la sua inefficacia e per il moltiplicarsi degli effetti indesiderati, potrebbe essere stata adottata in spregio alla nostra Costituzione?”.

Così Mariano Amici, il medico di Ardea (RM) assurto agli onori delle cronache nazionali per aver contestato i provvedimenti adottati dalle istituzioni sanitarie contro la pandemia e tutt’ora sospeso dall’incarico per non essersi sottoposto alla vaccinazione obbligatoria disposta per il personale sanitario, riaccende i riflettori su un nodo cruciale della strategia anti-Covid. In una nota diffusa attraverso i suoi canali social, il professionista romano prende posizione in vista dell’udienza della Consulta prevista per il prossimo 29 novembre: “La Costituzione italiana – precisa Mariano Amici – stabilisce che nessun obbligo sanitario può essere imposto con la forza pubblica se non risponde ad un interesse della collettività, e di converso un cittadino ha diritto di adempiere all’obbligo previsto dalla legge per tutelare il proprio e collettivo interesse. In conformità a questi principi, il Governo italiano ha imposto l’obbligo di somministrazione di farmaci vaccinali anti-SARS-CoV-2 per prevenire le infezioni e contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2. Ma come ha fatto allora il Ministero della salute ad attuare la legge mediante l’impiego di farmaci, con indicazione terapeutica di anti-COVID-19, nel momento in cui ormai e’ sotto gli occhi di tutti che non impediscono né l’infezione della persona vaccinata né la diffusione del contagio?”.
Ma dopo mesi di polemiche e aspre proteste, il prossimo autunno sarà la Consulta a esprimersi sulla legittimità dei provvedimenti messi in campo per alcune categorie di lavoratori del comparto pubblico (dalla scuola alla sanità, dalle forze dell’ordine all’esercito) per una tappa che Mariano Amici reputa fondamentale per tutti i cittadini e per i principi dello stato di diritto: “Di questa prossima pronuncia – si chiede polemicamente il medico – da parte della Corte Costituzionale gli organi di informazione non parlano, perchè? Si vuole forse che la Corte Costituzionale, formata purtroppo anche da giudici di nomina politica, possa emettere, nel silenzio piu’ totale, una sentenza pilotata che confermi la legittimita’ dell’obbligo, salvando cosi “le chiappe” di chi ha varato la legge, piuttosto che responsabilizzare i giudici ad emettere una sentenza giuridica che, a fronte della evidenza dei fatti, faccia finalmente giustizia con una pronuncia di incostituzionalità?”.
Per Mariano Amici i tempi sono maturi perché la politica e i media spieghino quanto sta per accadere e favoriscano nell’opinione pubblica un ampio dibattito: “Tutti i cittadini e soprattutto medici ed avvocati sono invitati a far sentire la loro voce!”.