ATTUALITÀ

Draghi al Quirinale per l’incarico, effetto positivo sui mercati. M5S diviso

Alle 11.55 Mario Draghi è arrivato al Quirinale per incontrare Sergio Mattarella. Dopo il naufragio delle trattative per un Conte ter, il capo dello Stato vorrebbe affidare il timone del governo all’ex presidente della Bce. L’idea “piace” ai mercati. Questa mattina la Borsa di Milano ha aperto in forte rialzo (+2.95%), spread in calo vicino a quota 100.

Serve “un governo di alto profilo” per fronteggiare l’emergenza”, ha detto ieri Mattarella dopo aver appreso il fallimento nelle consultazioni. Il Paese ha bisogno di “un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo”.

Draghi, i grillini si spaccano

Il futuro del nuovo governo è appeso a un filo. Su Facebook arriva il no di Vito Crimi, capo politico del MoVimento 5 stelle. “Il M5S, già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi”. A questa visione si sono allineati diversi esponenti, tra cui Barbara Lezzi, Stefano Toninelli, Fabiana Dadone, Paola Taverna, Riccardo Fraccaro. Da vedere, però, chi deciderà di sganciarsi in corsa.

Renzi: “Draghi va sostenuto”

Ha le idee chiare invece il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, artefice e carnefice del secondo governo Conte. “Draghi va sostenuto – ha twittato – è l’ora dei costruttori”.

Il centrosinistra

Quasi scontato il sostegno del Pd “per garantire l’affermazione del bene comune del Paese”, scrive Zingaretti. “Il presidente Mattarella – prosegue – con la sua iniziativa ha posto rimedio al disastro provocato dalla irresponsabile scelta della crisi di governo. Da domani pronti al confronto”.

Centrodestra diviso

No deciso di Fratelli d’Italia, che tramite le parole della sua leader Giorgia Meloni, conferma la volontà di tornare alle urne. In caso contrario si siederà all’opposizione, ma in una posizione non belligerante “per il bene della Nazione”. Favorevole a un governo istituzionale, soprattutto se “dei migliori, Silvio Berlusconi. Indeciso il leader della Lega, Matteo Salvini, combattuto tra la linea dura di Fratelli D’Italia e un “governo istituzionale” in grado di traghettare il Paese almeno fino a giugno.

Mario Bonito