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Draghi: “Possiamo porre fine alla peggiore pandemia ma dobbiamo essere preparati per il futuro”

L’attuale pandemia ci impone di essere meglio preparati per il futuro. Dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali. Dobbiamo rafforzare il coordinamento e la cooperazione globali. Il nostro lavoro deve iniziare ora, poiché non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia o quando ci colpirà la prossima”. L’occasione è quella data dall’introduzione al webinar di ascolto, che coinvolge i rappresentanti della società civile. Un evento direttamente collegato al Global Health Summit, che sarà ospitato nella Capitale il prossimo 21 maggio.

Draghi, un confronto condiviso anche dall’intervento della presidente Ue, Ursula van der Leyen

Dunque un intervento incentrato su precise strategie quello contenuto del video-messaggio che il premier Draghi – così anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen – ha inviato stamane. Un confronto volto soprattutto all’elaborazione dei principi sui quali si fonda la ‘Dichiarazione di Roma’, che concluderà poi il Summit.

Draghi: “La Dichiarazione di Roma conterrà i principi per rispondere alle future emergenze”

Dunque “Questo webinar – spiega ancora il capo del governo – è nato per confrontarci con voi e con le vostre idee. Anche a partire dal vostro contributo puntiamo a gettare le basi per la Dichiarazione di Roma che chiuderà i lavori del summit. La Dichiarazione conterrà una serie di principi per rafforzare i nostri sistemi sanitari, migliorare le nostre capacità di risposta ed avere gli strumenti per rispondere a future emergenze sanitarie“.

Draghi: “La produzione globale ha subito la contrazione più profonda dalla II Guerra mondiale”

Facendo il punto della situazione, Draghi ha tenuto a ricordare che, ad oggi, “la pandemia Covid-19 ha causato più di 3 milioni di vittime in tutto il mondo e ha imposto un costo elevato alle nostre economie. L’anno scorso, la produzione globale ha subito la contrazione più profonda dalla Seconda Guerra mondiale, colpendo sia le economie avanzate che i mercati emergenti“.

Draghi: “Il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari, ma abbiamo reagito”

Era evidente che “La maggior parte di noi non era pronta ad affrontare una crisi sanitaria di tale portata – ha osservato il premier – Ci mancava la capacità di rilevare la pandemia attraverso un sistema di allerta precoce. I nostri piani di emergenza erano obsoleti e insufficienti. Nonostante tutto il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari. Ma abbiamo mostrato la capacità di reagire“.

Draghi: “Possiamo porre fine alla peggiore pandemia e dobbiamo essere preparati per il futuro”

Oggi, ha tenuto a rimarcare Draghi, “Stiamo combattendo il virus attraverso l’inventiva, l’operosità e la cooperazione. In meno di un anno, gli scienziati hanno sviluppato una serie di vaccini efficaci. Le aziende farmaceutiche si sono unite per aumentare la loro produzione. I governi hanno lanciato programmi di vaccinazione senza precedenti. Ora abbiamo la possibilità di porre fine alla peggiore pandemia. Tuttavia – ha avvertito concludendo – dobbiamo essere meglio preparati per il futuro”.

Max