È morto Galt MacDermot, compositore di Hair 

    Galt MacDermot è venuto a mancare lo scorso 17 dicembre nella sua residenza a Staten Island, a New York, ancor prima di compiere 90 anni. La notizia della morte di MacDermot, senza comunicare le cause della sua dipartita, è stata data dai familiari. Galt MacDermot, canadese con passaporto statunitense, artefice della colonna sonora e delle canzoni del musical Hair (1968) prima a Broadway e poi sul grande schermo, per la pellicola del 1979 diretta da Milos Forman, che quandò uscì diede scalpore per la sue energica esaltazione del movimento hippy, è deceduto con accanto i suoi cari. La raccolta delle canzoni del musical si aggiudicò il Grammy Award in 1969 e il singolo Aquarius/Let the Sunshine In, la più celebre del musical, fu in cima alle classifiche dei dischi più venduti per sei settimane sempre nello stesso anno. MacDermot ha messo il segno sulle molteplici composizioni di Hair, ormai esaltate, sintomo di un’era: oltre ad Aquarius, Sodomy, Donna, Hashish, Colored Spade, Manchester, England, I’m Black, Ain’t Got No, I Got Life, Hair, Old Fashioned Melody, Electric Blues, L.B.J./Initials, Hare Krishna, Going Down, Where Do I Go?, Black Boys, White Boys, Walking in Space, Easy to Be Hard, Three-Five-Zero-Zero, Good Morning Starshine, Flesh Failures (Let the Sunshine In). Compositore di musical disponibile, Galt MacDermot ottenne il Grammy Award per il singolo African Waltz che divenne celebre grazie a Cannonball Adderley nel 1960. Nel 1972, per Two Gentlemen of Verona, musical tratto dall’omonima commedia di William Shakespeare, fu insignito del Tony Award. Nel 2009 il compositore fece il suo ingresso nella Songwriters Hall of Fame, il tempio riservato ai grandi autori di musiche e parole. Le musiche di Galt MacDermot sono state anche le prime fondamenta per i campionamenti hip hop di Gang Starr, Madlib, Mf Doom, Busta Rhymes, Run-D.M.C., J Dilla e molti altri artisti che si sono ispirati al compositore di origini canadesi.