Ebola, un virus che si dirama a vista d’occhio – di Tatiana Pareti

    ebola.jpgLa peggior epidemia di Ebola è stata scoperta nell’aprile del 2014 ma si manifestò per la prima volta in Congo nel 1976. La diffusione attuale dell’epidemia, preoccupa soprattuto le autorità sanitarie mondiali e i cittadini di ogni stato  che ancora oggi non riescono a capire se e quando si fermerà.

    Ma che cos’è il virus Ebola , quali sono i sintomi e la sua provenienza? Il virus provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli, e infine numerosi problemi al sistema nervoso centrale. Il momento del contagio e l’insorgenza dei primi sintomi va da due a ventuno giorni e la morte sopraggiunge nello stesso periodo.

    Si pensa che il virus viva all’interno di alcuni animali  da moltissimo tempo perché non causa in essi nessun sintomo. Arriva all’uomo a causa del fenomeno della commercializzazione di carne di animali selvatici come antilopi o scimpanzé e l’uomo, mangiando la carne di questi animali, viene rapidamente contagiato. Inoltre, il fenomeno si è aggravato da quando compagnie occidentali e cinesi sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di fonti di minerali.

    Sono in molti a chiedersi come si combatte l’ Ebola e, soprattutto, se la sua trasmissione avvenga per via aerea. Attualmente, ancora non esistono vaccini che possano curare questo orrendo virus ma solo uno studio sui metodi estremamente avanzati, come la cosiddetta tecnologia antisenso o il farmaco sperimentale  Zmapp, nella quale ancora non si hanno risultati clinici. Sappiamo per certo però,  che la sua trasmissione non avviene per via aerea perché il virus si trasmette entrando in contatto diretto con fluidi corporei di una persona . 

    Questi ultimi che possono contenere il virus  sono: muco, sangue, lacrime, saliva, vomito e feci.Se uno di questi fluidi  tocca le membrane mucose o le ferite aperte  (bocca, naso, occhi, vagina) di una persona sana allora avverrà il contagio. Ma anche solo toccando i fluidi corporei di un malato potrebbe risultare pericoloso per diramare il virus. Esistono infine diversi esami di laboratorio per diagnosticare l’Ebola,  ma questi si possono trovare solo in alcune strutture specializzate come l’ospedale Sacco di Milano o lo Spallanzani di Roma.