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Elezioni e ‘disinformazione’, i nostri 007: “Articoli tesi ad orientare il voto, a danno del centrodestra”

Prima l’intelligence statunitense che, inopportunamente (rischiando seriamente di compromettere gli esiti del voto), a pochi giorni della elezioni italiane ha pensato bene di far girare la voce secondo cui molti paesi partiti politici stranieri sarebbero stati ‘unti’ dalla Russia che, per questa ‘mission’, avrebbe ‘investito’ 300 milioni di euro. Manco a dirlo, nemmeno 2 minuti dopo che la notizia è stata battuta dalle nostre agenzie di stampa, ecco che alcuni ‘leader’ già puntavano a ‘sputtanare’ la fazione opposta.

Elezioni italiane e ‘disinformazione’: prima la ‘bufala’ dei partiti italiani foraggiati dalla Russia

Fortuna che, intervenendo perentoriamente, dalla Casa Bianca (come poi accertato prima dal Copasir, e confermato anche da Draghi dopo… ma non troppo), poche ore dopo è stato affermato che nella lista dei partiti sovvenzionati’, non ne figura nessuno riconducibile al nostro Paese.

Elezioni italiane e ‘disinformazione’: i nostri 007 hanno individuato articoli tesi ad orientare il voto, a danno del centrodestra

Oggi però è stata la nostra d’Intelligence, ad annunciare che, in virtù delle elezioni italiane, sarebbe stata individuata da parte di certa informazione una condotta eccessiva a vantaggio di alcuni e, viceversa, a svantaggio di altri. Insomma, sarebbero stati ‘confezionati’ – e diffusi – articoli tesi a orientare il voto, in particolare a danno della coalizione di centrodestra.

Elezioni italiane e ‘disinformazione’: non convince la diffusione simultanea di articoli su decine di siti di testate giornalistiche

Ma non è tutto così ‘semplice’ come può sembrare, è più o meno ‘normale’ che (in virtù della multinazionale che contribuisce alle spese editoriali o pubblicitarie), alcuni giornali ‘tifino’ apertamente più verso uno che l’altro, altra cosa però è intervenire ‘tra le righe’, attraverso una pressione psicologica indiretta. Infatti sotto la lente dell’Intelligence, fra i tanti, sono finiti due articoli in inglese (contenenti chiari messaggi di orientamento politico), ‘finemente’ veicolati proprio a ridosso del voto. A far suonare strana la cosa, il fatto che tali articoli siano subito stati ‘affiancati’, come rileva giustamente l’agenzia di stampa AdnKronos, “dalla diffusione simultanea di articoli con contenuti analoghi su decine di siti di testate giornalistiche di prima e seconda linea con domini internazionali, che, a parere dei Servizi, sembrerebbe essere in linea con azioni pianificate e coordinate condotte, nell’ambito della ‘guerra dell’informazione’, da società specializzate nella promozione di contenuti online attraverso network di asset distribuiti in varie aree geografiche e utilizzate da Stati o privati”.

Dunque di qui il sospetto – tenendoci larghi – dell’esistenza di un’attenta pianificazione editoriale, volta alla diffusione a mezzo stampa che, se non attentamente ‘controllata’, in futuro potrebbe divenire anche una nuova strategia in grado di influenzare milioni di persone.

Max

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Max Tamanti