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    Elezioni regionali 2023, doccia fredda M5S ma Conte difende la linea: “No accozzaglie”

    (Adnkronos) – In parte un mea culpa per una campagna elettorale che non ha visto il M5S brillare sui territori, in parte preoccupazione per “il dato impressionante dell’astensionismo, malattia della nostra democrazia”, ma il deludente risultato di queste regionali non vede arretrare Giuseppe Conte che difende la linea: “I risultati di oggi ci dicono che i cartelli elettorali non ci avrebbero portato da nessuna parte. La somma algebrica ci avrebbe dato per perdenti. In politica conta anche la forza delle proposte, evidentemente noi non siamo stati capaci di comunicare ai cittadini la solidità del nostro progetto politico ma un’accozzaglia del cartello elettorale, i numeri ci dicono che non ci avrebbe portato da nessuna parte”.  

    Il leader dei Cinque Stelle tira così le somme di un “risultato insoddisfacente” parlando nel quartier generale di via di Campo Marzio a Roma. La sua candidata nel Lazio, Donatella Bianchi, non arriva al 12%; in Lombardia i pentastellati ottengono il 4% (alle Politiche 2022, in Lombardia il M5S si attestò sul 7,3% e nel Lazio incassò il 14,8%). Conte arriva poco prima delle 18.30 e parla alla stampa solo dopo l’uscita di scena della candidata alla Regione Lazio Donatella Bianchi, che incontra i giornalisti prima di lui. Fino a quel momento, bocche cucite tra i pentastellati (tra gli altri ci sono i due capigruppo al Senato e alla Camera, Barbara Floridia e Francesco Silvestri, e poi Paola Taverna, Alessandra Maiorino, Vittoria Baldino, Ettore Licheri) chiusi in una stanza adiacente alla sala stampa, nessuno rilascia commenti.  

    Ma quando decide di parlare, Conte rispedisce al mittente le accuse. “Ascoltare il redivivo Letta rendere dichiarazioni entusiastiche, sembra stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, mentre consegnano la regione al centrodestra… francamente avrei poco da festeggiare al posto loro”, dice. “C’è qualcuno che suona già le campane a morto per il M5S. Non esagererei, non faccio grande affidamento sui sondaggi ma ne è appena uscito uno che ci vede in continua a crescita”. 

    Dall’altra parte, c’è invece il risultato portato a casa dal centro destra: “Lazio e Lombardia sono saldamente nella mani del centrodestra – ammette Conte – anzi ne approfitto per rivolgere un pubblico augurio di buon lavoro sia a Rocca che a Fontana. Dobbiamo tutti augurarci che possano fare il bene della comunità laziale e lombarda. In questo momento bisogna prendere atto che le forze di maggioranza riescono a presentarsi con proposte omogenee e per questo vengono premiate in modo squillante”.  

    Un successo, quello di Rocca, registrato anche da Donatella Bianchi: “è evidente e ovvio che registriamo il successo di Rocca, a cui ho già mandato un messaggio augurandogli buon lavoro, e un risultato insoddisfacente per noi, lontano dalle aspettative, ma è stata una campagna veloce”.  

    “Prendiamo atto dei numeri che non premiamo il nostro sacrificio”, ma le alleanze, a cui il M5S ha detto di no nel Lazio, rappresentano “una sommatoria algebrica che senza condivisione non premia e non ha senso, comunque i numeri dicono che non avrebbe portato a un risultato utile. Restiamo coerenti e si riparte da qui. Non ci sentiamo responsabili nella maniera più assoluta ma leali e coerenti rispetto a quella che per noi è stata un’assunzione di responsabilità”, dice la candidata alla Pisana del M5S.