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Elezioni Roma: Raggi più forte, Calenda attende il Pd che ‘briga’, e  Berlusconi rilancia Bertolaso ma…

Se nell’ambito della maggioranza regna sovrana la confusione, anche per quel che riguarda le papabili candidature allo scranno capitolino, è al momento soltanto un susseguirsi di nomi ed ipotesi.

Mentre la Raggi, incassata l’ennesima assoluzione, ora gira a ‘testa alta’ e, libera da ogni illazione, può serenamente tirare dritto nell’ambito della sua campagna elettorale, altrove è invece tutto un cantiere.

Elezioni Roma: Calenda da solo è perso, ma il Pd nicchia pur non avendo candidati

Calenda, buon nome da spendere, senza il Pd sa benissimo che da solo può fare ben poco. Di contro, è anche vero che lo stesso Pd è in altomare, avendo ben poco da proporre, del resto, dopo la ‘bastonata’ presa da Giacchetti, ha finalmente capito che i romani non ‘votano sulla fiducia’. Sempre premettendo che la fiducia da parte degli elettori sia rimasta immutata… 

Elezioni Roma, Iv: “Se al governo il Pd si rilancia col M5s, appoggiano la Raggi?”

Una situazione imbarazzante, tanto è che Luciano Nobili (Italia Viva), domanda: ”Buffa l’idea di alleanza elettorale fra Pd e Cinque Stelle rilanciata oggi da Franceschini, con Conte candidato premier. Ho solo una domanda: sul sindaco di Roma, quindi, che fanno? Candidano la Raggi?” Scontata la replica in pieno stile ‘renziano’:  Auguri, noi no”.

Elezioni Roma: Berlusconi è più che mai convinto delle larghe chances di Bertolaso

Dalle parti del Centrodestra, prevale ancora l’ipotesi Guido Bertolaso – forse proposta più milanese che romana – e, come ha tenuto a ribadire anche oggi Berlusconi, ”Rimango del parere che Guido rappresenti un’assoluta eccellenza, un uomo che ha dimostrato grandi capacità nelle situazioni più difficili’’. Parere condivisibile, anche perché l’ex Capo della Protezione Civile ha dimostrato con la realizzazione dell’Ospedale Fiera (per il quale ha preteso tra l’altro il compenso simbolico di un euro), di essere effettivamente un grande manager. Probabilmente quello di cui in questo momento abbisogna senz’altro la Capitale.

Tuttavia (o paradossalmente), Bertolaso non sarebbe però in cima alle preferenze dei due alleati, Salvini e Meloni.

Elezioni Roma: l’imbarazzo di Salvini e la ‘fissa’ della Meloni per Rocca (Croce Rossa)

Il ‘problema’, dalle parti del Carroccio, è che al leader in effetti Bertolaso piace (anche per rispetto a Silvio) ma, a quanto sembra, molto meno agli altri dirigenti leghisti. Dunque Salvini avrà molto da lavorare per ottenere l’unanimità.

Dal canto suo invece la Meloni continua a caldeggiare la figura dell’attuale presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca, uomo di grande spessore, ma forse troppo ‘raffinato’ a livello popolare, e a Roma la popolarità conta. Rappresentare la Città Eterna nel mondo deve infatti al contempo rassicurare in primis i cittadini, attraverso una figura spendibile a livello di prestigio mediatico.

Elezioni Roma, Giro (Fi): “Con Bertolaso si può vincere al primo turno…”

Insomma nel centrodestra vige una fase di stallo. Tuttavia, come si affanna a ripetere, a ragione, il senatore di Fi, Francesco Giro ’’Bertolaso oggi è l’unico candidato in grado di vincere al primo turno. La Raggi dopo la sua seconda assoluzione di fila è più forte, guai a sottovalutarla. E il Pd ha più non-candidati che candidati…”.

Max