EMILIO FEDE CONDANNATO A 3 ANNI E MEZZO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA: ’TRATTENNE’ UNA PARTE DEL DENARO CHE BERLUSCONI VERSÒ PER SALVARE LA SOCIETÀ DI MORA. IL GIORNALISTA DOVRÀ RISARCIRE LA LM MANAGEMENT CON 1,1 MLN DI EURO


Un tristissimo epilogo per Emilio Fede, un tempo giornalista di punta della Rai e poi, negli anni (complici anche discutibili ’metodi d’informazione’: dalla diretta da Vermicino con un microfono sulle grida del povero Alfredino, ai ’cazziatoni’ prima a Brosio, e poi alla redazione, fino alle famose ’bandierine’ di FI nel corso di uno spoglio eletorale in diretta tv), scivolato nel baratro del gossip, anche a causa della sua naturale predisposizione ad una sorta di senso di protagonismo. Ed ora per l’ex direttore del Tg4 è arrivata la condanna in seguito all’accusa di bancarotta fraudolenta, insieme a Lele Mora (che ha già patteggiato un anno e sei mesi), a seguito della vicenda relativa al prestito da 2 milioni e 750mila euro, versati dall’ex premier Silvio Berlusconi. Ebbene, oggi i giudici della terza sezione penale di Milano, hanno condannato Fede a tre anni e sei mesi di carcere, una condanna addirittura maggiore rispetto a quanto aveva richiesto l’accusa (il pm Eugenio Fusco aveva infatti chiesto una pena a tre anni). Per l’accusa, il denaro che tramite Spinelli (il suo ragioneire di fiducia) Berlusconi versò per salvare dal fallimento la Lm Management, sarebbe poi invece ’stato distratto’ dall’ex talent scout e da Fede. Secondo quanto poi ricostruito dal pm Eugenio Fusco, il giornalista avrebbe tenuto per sé circa 1,1 milioni di euro, e dunque i giudici hanno stabilito che Fede – oltre che pagare le spese legali – dovrà risarcire esattamente 1,1 milioni all’impresa individuale di Lele Mora, attualmente sotto la tutela di un curatore fallimentare. Oltretutto, gli stessi giudici hanno inoltre anche inabilitato all’esercizio di imprese il giornalista per 10 anni, insieme all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
M.